La più grande banca francese dice stop ai finanziamenti a chi coltiva nei terreni dell’Amazzonia

La grande banca BNP Parribas sollecita tutti gli istituti finanziari che trattano con l'Amazzonia ad adottare la stessa decisione per salvare le foreste amazzoniche.

La più grande banca francese BNP Paribas, da lunedì si è impegnata a smettere di finanziare le aziende che producono o acquistano carne di manzo o soia coltivata su terreni in Amazzonia sdoganati o convertiti dopo il 2008.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Routers, l’istituto di credito ha affermato che la scelta è volta ad incoraggiare i clienti a non acquistare o produrre carne di manzo o soia coltivata nel Cerrado, una vasta eco-regione della savana tropicale che copre il 20% del Brasile. La banca finanzierà solo coloro che adottano una strategia di deforestazione zero entro il 2025.

I gruppi per la tutela ambientale hanno affermato che la decisione presa della BNP Paribas ha inviato un segnale forte alle società che commerciano materie prime nella regione, ma hanno sollecitato un’azione più rapida.

“Le istituzioni finanziarie che trattano anche con il settore agricolo in Brasile devono contribuire a questa lotta contro la deforestazione come sta facendo la nostra banca BNP Paribas ”, – ha affermato la banca in una nota.

La soia e la carne bovina sono due dei maggiori motori della deforestazione globale. La crescita della popolazione e la rapida espansione delle classi medie in paesi come la Cina, hanno alimentato un’esplosione della domanda di soia e un aumento del consumo di carne e latticini.

Alcuni scienziati avvertono che la foresta amazzonica, che si estende su nove paesi, sta precipitando verso una spirale mortale, mentre la deforestazione continua a ritmo sostenuto. Secondo Amazon Conservation, lo scorso anno è stata abbattuta un’area della foresta pluviale amazzonica delle stesse dimensioni di Israele.

“La metà del Cerrado è già stata bonificata ed è uno degli ecosistemi più minacciati del pianeta” – hanno affermato in una dichiarazione congiunta quattro ONG ambientali.

BNP e altri istituti di credito europei, tra cui Credit Suisse e la banca olandese ING, il mese scorso, si sono impegnati ad interrompere il finanziamento del commercio di petrolio greggio dall’Ecuador. Il sollecito arriva anche dopo le pressioni degli attivisti che mirano a proteggere l’Amazzonia.

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