Pelado, il toro De la Vega risparmiato si, ma solo per il giorno della festa

PACMA, il partito animalista europeo, nel mese di maggio ci era riuscito ad ottenere il decreto che impediva di uccidere il toro De la Vega dei festeggiamenti di Tordesillas in Spagna. I fanatici del massacro al toro si sono irritati per la decisione presa dal Consiglio direttivo di Castiglia e di Leon che ha ceduto alle richieste di PACMA per salvare il toro e ha quindi dato un ordine ben preciso: il toro non potrà più essere ucciso con le lance.

Ma se fidarsi è bene, non fidarsi è meglio ed è così che con l’inizio dei festeggiamenti di ieri, gli organizzatori si sono sentiti gli occhi puntati addosso.

Gli attivisti infatti hanno preferito monitorare la situazione, così come la Guardia Civil, che ha seguito il percorso di Pelado, così si chiama il toro protagonista del famoso evento di quast’anno, per vie calli e prati. I manifestanti, si sono resi conto che l’animale non voleva attaccare nessuno, ma questa cosa non è stata gradita dal pubblico abituato a vedere il toro infuriato.

Pelado, così si chiama il toro di quest’anno, ora qua e ora là con gran calma, lungo il tragitto verso l’arena, ha fatto qualche sosta, si guardava in giro, alla ricerca di un pò di erbetta fresca da brucare. Ma oltre la forte pioggia, per lui è stato un tormento continuo di botte e bastonate per provocare l’animale. Pelado, del tutto pacifico, non è mai stato lasciato in pace.

Mentre negli anni passati l’animale veniva infilzato e ucciso con le lance, ieri Pelado ha avuto la fortuna di vedere ancora il mondo ma ha concluso il suo percorso involontario nel boschetto accanto all’arena. Una volta che la gente è defluita, il toro si è addentrato nel bosco ma la sua giornata non è finita brucando l’erbetta come ben sperava. Al toro è stato sparato un dardo anestetico che ha permesso agli organizzatori di catturarlo e di portare l’animale di nuovo in gabbia.

Gli animalisti si sono innamorati di questo gigante buono e vogliono evitare che venga macellato, così come è previsto. E’ se per la festa del Toro de la Vega l’animale è stato risparmiato, il triste destino di morte precoce per l’animale, è stato solo posticipato. Per questo motivo è in rete una petizione che in un giorno ha raccolto più di 32.000 firme per salvare la vita di Pelado.

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