Sta meglio Nathan, il cagnolino a cui sono state tagliate le zampe con una lama

Dopo la prima operazione, Nathan si sta riprendendo. Ci parla del suo stato di salute Francesca Albanese, Presidente di LOGOS.

Roma – Ha superato bene la prima operazione il randagino di Marcellina che circa due settimane venne torturato da un “mostro” che pensò bene di tagliargli di netto le due zampe posteriori con una lama.

“Non si è trattata di una trappola a tagliola, come dicono molte testate ad aver amputato le zampe del cane,” – racconta ai nostri microfoni, Francesca Albanese, Presidente dell’associazione Logos. Il veterinario, la Dott.ssa Margherita, che sta curando il cane, ha detto che a parte una leggera anemia ed una brutta infezione da rickettsia a causata da un morso da zecca, il cane sta recuperando le forze e la salute anche se purtroppo ha perso per sempre le sue zampine.

 

“Due lunedì fa Nathan,” così è stato chiamato il cane, “è stato operato alla zampina destra per rimuovere la parte finale del moncherino in necrosi e oggi toglierà i punti. Lunedì scorso invece, è stato trattato nella zampina sinistra che è stata ripulita ma non è stata tagliata ulteriormente. Pare che le articolazioni della zampa sinistra non siano danneggiate ed è quindi preferibile cercare di salvare il moncherino sul quale il cane poggia. Presto Nathan verrà visitato da un ortopedico che valuterà se per il cagnolino saranno necessarie le protesi o il carrellino.” 

Alla volontaria torna in mente Bianca, una cagnolina che lo scorso anno è incappata in un laccio da bracconiere ed è stata salvata dopo aver a lungo camminato con le zampine in necrosi. “Per lei risultarono efficaci le protesi fatte arrivare dagli Stati Uniti sulle quali deambula normalmente.” 

Il video di Bianca con le protesi: 

Vado a trovarlo in clinica due volte al giorno” – dice Francesca che torna alla storia di Nathan, “vado per dargli da mangiare, per controllare il suo stato di salute e per fargli due coccole.” Alla brutta sorte che si è accanita sul povero cagnolino si contrappone il gran cuore della volontaria che gli dedica tutto l’amore possibile, lo si capisce dalle sue parole cariche di tenerezza. 

“E’ un amore” – ci dice, – “ha tanta voglia di vivere e di farcela e ce la farà.” Per il ricovero e le cure di Nathan c’è un costo a carico dei volontari che chiedono aiuto per dare un futuro sereno a questo angioletto che merita un’altra possibilità di vita. Ricordiamo che per aiutare concretamente Nathan è stata creata una pagina evento: LA CORSA DI NATHAN

 

 

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