Inizia domani la festa del sacrificio islamica: in Italia saranno sgozzati migliaia di animali

A partire dal tramonto del 21 agosto, fino alla sera del 25 agosto si potranno sacrificare in nome della religione, migliaia di animali.

Si chiama Eid al-Adha, ossia la festa del sacrificio per la quale, secondo la tradizione islamica, saranno sgozzati migliaia di animali.

Da domani come consentito dalla legge italiana che ammette questa pratica crudele e cruenta nei macelli autorizzati, molti animali moriranno con un metodo che la gran parte degli italiani, condannano, con il taglio della gola all’animale. Ci si aspetta inoltre, una pioggia di denunce per il molto diffuso metodo “fai da te”, con centinaia di denunce raccolte ogni anno per macellazioni abusive in scantinati, garage, o zone ben nascoste da occhi indiscreti. 

In occasione di questa ricorrenza i musulmani sacrificano un animale (bovino, ovino, caprino o camelide), integro e adulto, che deve morire per sgozzamentocon recisione della giugulareIl sangue deve colare completamente a terra. Saranno decine di migliaia gli animali che perderanno la vita in questo modoperché lo stordimento preventivo è vietato dal rito. Un rito religioso che sembra il contrario di una festa

Come avviene il sacrificio

La testa dell’animale deve essere orientata verso la Mecca e non deve essere recisa. Nel momento dell’uccisione, il macellaio islamico deve recitare la formula “In nome di Dio, Clemente, Misericordioso”. La morte sopraggiunge lentamente, tra urla e sofferenze inaudite, mentre il flusso di sangue fuoriesce dal collo del povero prescelto. Secondo i credenti, la carne con questo metodo è più buona e più tenera perché il sangue continua a circolare durante l’agonia dell’animale.  

La normativa europea prescrive lo stordimento dell’animale prima che venga ucciso con un colpo di pistola alla testa, ma tutti i paesi europei hanno una deroga per la carne destinata ai fedeli islamici che possono tranquillamente usare il metodo Halal: In Italia questo tipo di macellazione è stato per la prima volta autorizzato con il decreto dei ministri della Sanità e degli Interni dell’11 giugno 1980 e tale deroga è stata confermata da tutti gli atti legislativi successivi in materia.
Purtroppo in tutta Europa ed ovviamente anche in Italia, aumenta continuamente il numero delle macellerie islamiche, dove si vendono solo carni provenienti da animali uccisi in questo modo e molti supermercati hanno aperto settori specifici dove si vende carne Halal per i clienti musulmani.

E’ necessario precisare che non potrà mai esserci integrazione se non vi è rispetto delle nostre leggi, tradizioni e sensibilità da parte di coloro che vengono nel nostro paese. Si tratta di un punto di partenza imprescindibile, sia per quanto riguarda i diritti degli animali che tutti gli altri principi che ispirano la nostra società.

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