Uccise a calci la cagnolina Chicca: condannato all’udienza Antonio Fuoco, soddisfazione di DPA

L’udienza è cominciata con una lettera di scuse da parte di Antonio Fuoco, l'uomo che uccise la cagnolina a suon di botte nel 2017.

Successivamente alla discussione delle associazioni animaliste, ha preso la parola il difensore dell’imputato chiedendone l’assoluzione.

“Aberranti le argomentazioni addotte, secondo le quali ‘gli animali non sono esseri senzienti’ e nella cultura cattolica, secondo l’Avvocato, il proprio cliente sarebbe stato assolto da un prete e dall’intera collettività. Tutta la difesa è ruotata intorno al concetto ‘in fondo è solo un animale’- dichiara l’Avvocato Paola Contursi dell’Associazione DPA Onlus- Difesa Protezione Animali, – che prosegue-  “Brutte le argomentazioni, un salto nel passato e l’evidente poca conoscenza di tutte le normative in vigore, dal Trattato di Lisbona, alla L.189/04”

“Come associazione siamo soddisfatti della sentenza di condanna a un anno e 9 mesi di reclusione e 1000 €. di risarcimento per le associazioni oltre 1050 € di spese legali ; da anni chiediamo l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali, ed insieme all’On. Paolo Bernini nella scorsa Legislatura abbiamo depositato diverse proposte di legge per aumentare le tutele degli amici animali. Continueremo a batterci su più fronti, a denunciare e ad esser presenti nelle aule di Tribunale: in una società che si reputa civile, non c’è più spazio per chi maltratta e uccide gli animali. Chicca ha finalmente avuto un pó di giustizia.” -Conclude Alfredo Riccio, Vice Presidente DPA Onlus.

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