L’amministrazione Trump sta definendo le regole che consentiranno ai cacciatori di addentrarsi nelle riserve nazionali dell’Alaska per sparare a orsi, lupi e ai loro cuccioli mentre sono nelle loro tane.
Secondo quanto riporta il The Guardian, il National Park Service sta invertendo i regolamenti scritti dall’amministrazione Barack Obama, che vietava alcune delle pratiche più criticate e crudeli di caccia ai predatori, tra cui attirare gli orsi con del cibo usato come esca anche nel periodo di letargo.
Jesse Prentice-Dunn, direttore politico del Center for Western Priorities, ha definito il cambio di regola “incredibilmente crudele” e ha affermato che –“la decisione frena tutta una serie di sforzi che miravano a proteggere la fauna selvatica americana per accontentare le compagnie petrolifere e i cacciatori di trofei ”.
Il nuovo regolamento dovrebbe essere pubblicato ufficialmente questa settimana. Le leggi dell’Alaska sarebbero in qualche modo già applicabili. Lo stato proibisce generalmente di uccidere cuccioli di orso, ma consente alcune eccezioni nella regione interna dell’Alaska.
Il senatore dell’Alaska Dan Sullivan, repubblicano, ha affermato che la revisione era necessaria – “non solo per una questione di principio, ma per una questione di diritti degli Stati sostenendo che i regolamenti di Obama fanno parte di pratiche di gestione sostenibile secolari”.
I cambiamenti consentiranno ai cacciatori di attirare gli orsi bruni, tra cui cuccioli e femmine con cuccioli dalle loro tane con luce artificiale. Sarà inoltre possibile usare l’esca per attirare gli orsi, cacciare lupi e coyote e sparare ai caribù mentre nuotano anche dalle barche a motore. Queste pratiche di caccia sarebbero consentite nei parchi nazionali se lo stato dell’Alaska sarà autorizzato da Trump.
Trump e le sue continue estensioni di caccia sui territori
Il dipartimento degli interni di Trump ha costantemente cercato di estendere l’accesso ai terreni pubblici ai cacciatori e alle compagnie di combustibili fossili. Il mese scorso, ha proposto di estendere l’accesso alla caccia e alla pesca pubblica su quasi un milione di ettari su 97 rifugi di animali selvatici nazionali e nove allevamenti di pesci nazionali.
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