Trento e Bolzano vogliono gestire tutti gli animali del Trentino e decidere della loro sorte

Bolzano e Trento vogliono modificare le norme delle statuto speciale del progetto Life Ursus e sulla tutela della fauna selvatica, per ottenere il potere decisionale assoluto sulla loro tutela.

Le province autonome di Trento e Bolzano hanno inviato nei giorni scorsi ai Ministeri competenti uno schema di norma di attuazione dello Statuto speciale mediante la quale intendono demolire le garanzie imposte per la gestione di Orsi e Lupi dalla Direttiva Habitat, che ne vieta cattura, uccisione e detenzione, salvo deroghe in casi eccezionali.

A dare notizia è la LAV, che spiega: “in altre parole Trento e Bolzano vogliono mano libera per poter decidere, senza troppi intralci, della vita e della morte di Lupi e Orsi che vivono in quelle zone. Se la proposta fosse approvata dal Consiglio dei Ministri le due Province autonome non avrebbero più bisogno di alcun pretesto per uccidere Lupi e Orsi, il cui abbattimento diverrebbe una prassi gestionale. “

“Ci appelliamo al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Presidente della Repubblica Mattarella perché non appongano la loro firma a questo nuovo abominio che comporterebbe il massacro di animali protetti dalle direttive comunitarie, della cui violazione saranno ritenuti responsabili tutti i cittadini italiani”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvatici.

Nel frattempo è già annunciata la protesta dell’Associazione per gli orsi uccisi  e rinchiusi a vita. Per KJ2, e  Daniza ormai compianti e per gli altri orsi relegati in piccole aree, LAV, insieme ad altre Associazioni, organizza per domenica 10 settembre una Manifestazione nazionale a Trento, con partenza alle ore 10,00 da Piazza Pasi

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