In questi giorni si è consumata una strage di cani in Lombardia: quattro cani, a passeggio con i loro proprietari sono rimasti folgorati da una scarica di energia elettrica. L’ultima vittima in ordine di tempo è un cagnolino di otto mesi. Un lagotto romagnolo è morto folgorato a causa di una scossa elettrica partita dall’asfalto. È successo nella zona di San Lorenzo.
Il lagotto era insieme al suo giovane amico umano, uno studente. Il cane si è improvvisamente accasciato al suolo e a nulla è valsa la corsa in una clinica veterinaria, dove i medici hanno cercato di rianimarlo. Il giovane proprietario ha anche accusato un malore ed è stato trattenuto in ospedale per essere visitato.
Vigili del fuoco, polizia locale e Unareti hanno a lungo passato al setaccio il tratto di strada interessato. Il cane è stato ucciso da una scossa elettrica, causata della dispersione di corrente dei cavi elettrici scoperti in un pozzetto di ispezione di un palo della luce. La neve e il ghiaccio avrebbero fatto da conduttori e il cagnolino, con le zampe bagnate, avrebbe preso la scossa.
Dalla la nevicata di lunedì, è il quinto caso che si verifica nel Milanese. Un rottweiler è morto a Tavazzano, in provincia di Lodi, un altro cane sempre della stessa zona è riuscito a vivere grazie alle cure del veterinario. Altri due sono stati folgorati martedì sera a Cesano Boscone e non ce l’hanno fatta . “Appena i cani mettono le zampe nell’acqua vengono fulminati. È una cosa che non dovrebbe succedere perché questi impianti dovrebbero essere isolati” – ha spiegato proprio il sindaco di Cesano, Simone Negri.
“Il problema è l’incuria, la scarsa manutenzione – spiega all’AGI il veterinario Giorgio Pierini – Non è colpa dei proprietari di cani, almeno per quello che sappiamo, non possono certo tenere i cani in braccio durante una passeggiata o essere a conoscenza della mancata manutenzione di chi di dovere. Oltretutto ai cani piace giocare quando ci sono la neve e le pozzanghere. A rischiare non sono solo i cani di piccola taglia – avverte – ma anche quelli grandi”.
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