La nuova proposta di legge di Bernini: divieto all’uso di animali nelle sagre e feste di paese

Alla festa dei serpari a Cocullo, i serpenti vengono sventolati come bandiere e poi ammucchiati uno sull'altro sopra alle statue senza possibilità di trovare un riparo e di difendersi.

Aquila – Numerosi cittadini del Comune di Cocullo (AQ) tramite social e tramite mail, hanno contattato il Portavoce Parlamentare del Movimento cinque stelle Onorevole Paolo Bernini per segnalare presunti maltrattamenti inflitti agli animali in occasione della celebre manifestazione de “La Festa dei Serpari” che ha luogo il 1º Maggio e in cui, serpenti appartenenti a diverse specie, vengono utilizzati senza il minimo rispetto delle esigenze proprie delle specie e “sventolati” al passaggio della Statua di San Domenico, oppure poggiati sulla suddetta statua fino a ricoprirla, senza alcuna possibilità di riparo, fuga, accesso all’acqua e al cibo.

Tra l’altro, da numerosi filmati è possibile verificare che i serpenti mordono ripetutamente le mani di coloro che li detengono, nel tentativo di liberarsi, segno evidente del forte disagio sicuramente perché spaventati ed in cerca di una via di fuga come è possibile verificare, ad esempio, intorno al minuto 4:50 nel video:

Bernini ha preso provvedimenti e ci dice:  “Ho ritenuto opportuno diffidare tutte le autorità dall’uso dei serpenti per la festa dei Serpari del prossimo 1 Maggio, non soltanto per la tutela degli animali, ma anche per la salute e l’incolumità pubblica.“ -ha dichiarato il portavoce parlamentare del movimento cinque stelle che aggiunge – ”Per questo ho presentato una proposta di legge: Divieto di utilizzo di animali appartenenti a qualunque specie, genere, razza nelle feste popolari, laiche o religiose. Crediamo, infatti, che sia giunto il momento di superare ogni forma di utilizzo degli animali nei quali questi non siano i protagonisti degni del rispetto dovuto loro e previsto, per altro, anche dal nostro dettato normativo che riconosce agli animali lo status di esseri senzienti. Nessuna tradizione sia essa laica o religiosa può giustificare la sottoposizione di animali allo stress, alla paura, al disagio, all’orrore e alle inevitabili sofferenze.”

Come diceva Bernard Shaw “nel nome delle tradizioni si commettono i crimini più atroci”.

Nessun Paese può definirsi civile se non è in grado di rispettare gli animali e di diffondere la cultura del corretto rapporto uomo-animali. “Per questo,” conclude l’Onorevole, “ritengo fondamentale che questa proposta di legge sia immediatamente discussa ed approvata, non solo perché non è possibile agire tramite ordinanze che hanno il carattere di contingibilità e di urgenza, ma perché si rende non più rimandabile una azione in questo campo che mai nessuno prima ha inteso affrontare. Dobbiamo superare questo retaggio culturale del passato e di cui non andare fieri, nel rispetto della nuova visione culturale, etica e compassionevole che dobbiamo agli animali tutti.” 

In effetti l’abbandono di certe tradizioni obsolete dovrebbe essere naturale di un popolo che si evoluto ed emancipato. Contiamo quindi che la proposta del cinque stelle venga accettata di buon grado sia per questa festa, che per tante altre sagre inutili che vedono come protagonisti gli animali sfruttati e ridicolizzati.

 

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