In uno zoo della Spagna i visitatori hanno pagato il biglietto per vedere gli animali morire

Più di 20.000 persone hanno già firmato una lettera sulla piattaforma change.org per promuovere la chiusura dello zoo di Magdalena

Lo stanno tutti chiedendo a gran voce: chiudete il minizoo Magdalena a Santander, in Spagna. Dopo la pubblicazione di un video sull’account Instagram di Laura Gangoso, un influencer di Santander, si è scatenata l’indignazione da parte da parte di tutti gli amanti degli animali.

Nelle sue immagini si può vedere un leone marino morto e semi coperto con un sacco della spazzatura. L’animale è stato lasciato alla vista di tutti i visitatori, compresi i bambini. Dopo aver assistito a questa terribile scena, Laura è andata allo stagno delle foche dove qualcosa di ancora più crudele la stava aspettando. 

“Abbiamo raggiunto il gruppo di foche e abbiamo visto che l’acqua non era come al solito (non entrava direttamente dal mare), era stagnante, ed era diventata verdastra . Abbiamo visto una foca agonizzante che galleggiava. La sua pella era coperta da una specie di muschio, una melma verde e non poteva sommergersi da chissà quanto tempo” – ha scritto la Gangoso nella sua pubblicazione.

Nel suo video che è diventato virale mostra anche un leone marino in cattive condizioni per non avere accesso all’acqua e ad alcuni pinguini solitamente abituati a temperature molto basse, esposti al calore del sole a 27°.

La visitatrice dello zoo, ha riferito subito la situazione all’Animal Party contro Animal Abuse (PACMA)  e ha chiamato la Guardia Civile spagnola. PACMA si è subito attivata ed ha chiesto al sindaco della città di chiudere immediatamente le strutture dello zoo. Ha anche lanciato una petizione attraverso change.org con cui ha già raccolto circa 23.000 firme

Pablo Bárcena, portavoce dell’associazione, nella sua causa sulla piattaforma ha scritto – “Succede da decenni. Non c’è nessuno che non l’abbia visitato e abbia pensato a cosa ci fa un orso polare nel cuore di Santander che, tra l’altro, è morto in condizioni terribili. Questi animali vivono in condizioni disumane, chiaramente tristi e apatici. Non ha senso farli imprigionare in quello spazio. Le condizioni climatiche e sociali e i pochi metri quadrati a loro disposizione, non sono adeguati per far vivere adeguatamente queste specie dentro ad uno zoo”.

Da parte sua, il Dipartimento dell’Ambiente del Consiglio Comunale di Santander si è scusato con una motivazione insolita: “l’animale morto è morto per cause naturali e tutti gli altri nel complesso sono debitamente curati da una squadra di veterinari anche durante lo stato di allarme in seguito al Covid-19.”

Tuttavia le immagini diventate virali,  parlano chiaro. Le condizioni di detenzione degli animali nella struttura, hanno provocato sentimenti di rabbia e dolore nei social e in tutte le persone che hanno visitato il minizoo Santander. 

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