Ore contate per i mufloni del Giglio: saranno sterminati, appello di Vitadacani per salvare gli animali

L'Ente parco ha tradito le promesse che aveva fatto all'associazione Vitadacani quando aveva promesso che non ci sarebbero stati abbattimenti.

I mufloni dell’Isola del Giglio saranno uccisi senza pietà. Da lunedì saranno in azione dei tiratori scelti incaricati dall’ente Parco dell’Arcipelago Toscano per sparare ai pochi animali rimasti, tra i 25 e i 40 dopo che sono stati uccisi in totale un centinaio di mufloni negli anni scorsi. In alternativa gli animali, colpevoli solo di essere non autoctoni dell’Isola, verranno intrappolati con violenza in reti e lacci per poi essere uccisi a fucilate.

L’ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano tradisce quanto aveva assicurato all’associazione Vitadacani che si era battuta in precedenza contro gli abbattimenti.

“Dopo averci fatto credere di aver optato, per il momento, per una soluzione rispettosa della vita sull’isola, passa invece, repentinamente, alla fase degli abbattimenti.
Irragionevolmente – scrive l’associazione. Oltre che in modo del tutto inaccettabile sotto il profilo etico. Dopo aver apertamente dichiarato a noi in riunioni, mail, contatti di procedere con le catture e le traslocazioni degli animali dall’isola, tradisce completamente ogni intendimento, condannando a morte e pugnalando alle spalle i mufloni.”

“Nonostante le intese con il Parco affinché non si procedesse agli abbattimenti, nonostante la disponibilità nostra e di altri enti ad accogliere i mufloni eventualmente catturati, il Parco va avanti con il suo piano per far scomparire anche l’ultimo esemplare di muflone – dice Sara d’Angelo, presidente di Vitadacani – Cerchiamo di opporci da sempre alle politiche di eradicazione volte a eliminare gli animali  definiti “alieni invasivi”, come ad esempio anche le nutrie o gli scoiattoli grigi – prosegue Sara d’Angelo – . Riteniamo che la ricchezza della biodiversità vada tutelata indipendentemente dalla provenienza delle specie. La sterilizzazione o l’istituzione di riserve dove lasciare questi animali liberi e in pace sono alternative all’uccisione, per una soluzione rispettosa della vita nell’isola. Insieme ai rifugi della Rete dei santuari di animali liberi avevamo anche dato disponibilità all’ente Parco a coordinare un piano di affidamento dei mufloni in rifugi, dove vivere al sicuro.” 

“Ieri  – conclude la presidente di Vitadacani – abbiamo inviato una diffida all’ente Parco affinché vengano bloccate le uccisioni in programma per lunedì e si percorrano strade etiche e civili». Dopo il Giglio, toccherà alle altre isole. Il piano dell’Ente Parco prevede infatti la cattura e l’uccisione dei mufloni in tutto l’Arcipelago toscano.”

Appello ad inviare una mail

L’associazione Vitadacani invita tutti a sottoscrivere o ad inviare una mail agli enti coinvolti per fermare immediatamente l’abbattimento dei mufloni.

LASCIA UN COMMENTO