Fermato l’abbattimento di 200 orsi in Slovenia grazie alla denuncia di una organizzazione ambientalista

Il tribunale amministrativo ha sospeso l'attuazione del decreto che prevedeva l'abbattimento degli orsi bruni in natura.

Il governo aveva approvato la proposta di abbattimento alla fine dello scorso novembre con l’intento di far sparire  ben 200 orsi dalle foreste. Ma nel mese di dicembre, l’organizzazione per la protezione dell’ambiente Alpe Adria Green (AAG), ha avviato un’azione legale contro il decreto con richiesta di ottenere il fermo. Il gruppo è convinto che il decreto violi la legge sulla conservazione della natura, la direttiva sugli habitat e la costituzione. L’AAG ha osservato che il governo ha approvato il decreto nonostante numerose denunce sulla sua stesura e che il Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione Spaziale non ha risposto alle richieste di una spiegazione sul motivo per cui un tale numero di orsi doveva essere rimosso dal loro ambiente naturale.

Questa non è la prima volta che la corte è intervenuta sul destino della grande fauna selvatica in Slovenia. Lo stesso decreto che coinvolge gli orsi, precedentemente includeva undici lupi da eliminare, ma dopo un’udienza pubblica, i lupi furono salvati dalla proposta di abbattimento. Il Ministero dell’Ambiente prese questa decisione dopo due sentenze del tribunale amministrativo, che stabilì che la sola ragione di sparare ai lupi per impedirgli di uccidere il bestiame, non era un motivo sufficiente per giustificare uno sterminio. 

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