Calabria, arpiona un raro squalo volpe lo fa morire di stenti e si fa il selfie

Un uomo ha catturato in Calabria, un raro squalo volpe di sei metri di lunghezza e si è fatto il selfie con il magnifico esemplare ormai morto.

Calabria – Si chiama Giuseppe Florida, l’uomo calabrese appassionato di pesca così detta sportiva, che ha pescato uno squalo di 200 kg con tecnica canna da altura, in quel di Strongoli marina a Crotone per farne il suo trofeo.  Il Corriere della Calabria riporta foto e notizia dell’uomo che era andato per mare in cerca di Seriole ma quando ha avvistato lo squalo ad una profondità di 60 metri, è stato ben contento di ucciderlo per esibire il suo macabro trofeo.

Ricordiamo che gli squali giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri dell’ecosistema marino e rappresentano dei veri e propri marcatori dello stato di salute dei mari. Gli squali del Mediterraneo stanno scomparendo: in due secoli la loro presenza nel Mare Nostrum si è ridotta del 99%, raggiungendo praticamente livelli funzionalmente estinti con gravi conseguenze sul tutto il bacino, che perdendo i predatori al top della catena alimentare, entra in corto circuito.

Lo squalo quindi è come un “regolatore” del mare ma c’è allerta per la sua salute per una vasta tendenza distruttiva nei suoi confronti. Cacciato da cucciolo e spacciato per tonno in scatola, oggetto di finning in oriente con il taglio delle pinne dello squalo il cui scopo è la preparazione delle tradizionali zuppe di pinne di pesce cane falsamente benefiche.  Lo squalo nel finning, viene rigettato in mare senza i suoi “timoni” tagliati di netto, viene condannato così, ad una lenta agonia che lo porterà alla morte certa.

Ci mancava solo il cacciatore di trofei de noantri per dare un’ulteriore mazzata a questi animali considerati specie vulnerabile e per la quale andrebbe sicuramente dato non uno ma due occhi di riguardo. In questo caso è stato usato solo l’occhio della fotocamera per catturare l’immancabile selfie ricordo.

 

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