Cacciatore si scaglia sull’orso e viene morso: Fugatti firma ordinanza di abbattimento

La soluzione per il Presidente Fugatti è l'abbattimento.

L’orsa secondo i protagonisti dello sfortunato incidente, è comparsa all’improvviso davanti a padre e figlio cacciatori mentre camminavano a 1500 metri, sul monte Peller, in Trentino. L’uomo F. Massironi di 58 anni, macellaio e suo figlio di 28 anni, origirani di Cles, dicono di essersi trovati di fronte l’orso e di non aver potuto evitare lo scontro. 

I due, appassionati cacciatori, nella giornata di lunedì , intorno alle 18,00 erano andati in località Verdè per pianificare una battuta di caccia. Mentre camminavano su un sentiero, hanno avuto il malcapitato incontro con l’orso. L’animale forse irritato dalle grida, ha gettato per terra il figlio e proprio per questo motivo, d’istinto il macellaio si è scagliato addosso all’orso (e non il contrario), che lo ha morso ad una gamba ad un braccio e poi alla mano. L’orso però non ha continuato ad inveire sull’uomo. Si è girato ed è andato via. 

Il padre è stato ricoverato in ospedale per un giorno, già ieri sera è stato dimesso. Mentre il figlio ha riportato solo qualche graffio. Il sospetto, come ha dichiarato il comandante Romano Masè, è che possa trattarsi di un esemplare femmina, diventato aggressivo per difendere i cuccioli rimasti nascosti nel bosco. 

Fugatti: abbatteremo l’orso

In seguito all’episodio il presidente della regione Fugatti nella conferenza stampa di ieri, ha già annunciato di voler abbattere l’orso ormai bollato pericoloso anche se non si sa ancora quale orso sia e chi sarà abbattuto. Ma non viene considerato che è stato l’uomo a scagliarsi addosso all’orso per difendere il figlio che di fatto aveva riportato solo qualche graffio. Probabilmente se non avessero gridato come con tutta probabilità è accaduto e se fossero rimasti fermi, nessuno sarebbe finito in ospedale. Tuttavia Fugatti è deciso a proseguire nell’abbattimento ed ha aggiunto che gli orsi in Trentino sono superiori alla possibilità del territorio e per questo sarà predisposto un piano di gestione da sottoporre al ministro Costa. 

Un orso se vuole, uccide con una zampata, ma non lo ha fatto anche se preoccupato per i suoi cuccioli. Questo orso era nelle sue montagne, un dettaglio che i due cacciatori avrebbero dovuto sapere. I due signori con molta probabilità, hanno disturbato l’animale che di norma rifugge l’uomo ma questo basta per uccidere l’ennesimo orso che vive nel suo habitat.  

I bambini insegnano

Ci torna alla mente un incontro del mese scorso di un bambino con un orso. Il ragazzino si è trovato ugualmente faccia a faccia con il plantigrado ma seguendo alla lettera le indicazioni dei familiari che lo accompagnavano, ha proseguito la sua strada così come l’orso se n’è andato per la sua. Le sue dichiarazioni semplici, giudiziose e di grande rispetto per gli orsi, dovrebbero essere un insegnamento per tutti.

 

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