Nuovo emendamento a favore dei cacciatori, possono costruire altane anche senza permessi.

altanaEnpa e Lav ai senatori: fermare una norma ingiusta e incostituzionale

Un emendamento del senatore Vaccari, relatore, al disegno di Legge 1676 “Collegato Ambientale” già approvato in Commissione e ora all’esame dell’aula, prevede che l’autorizzazione alla caccia per gli appostamenti fissi venga considerata alla stregua di un titolo edilizio. A riportare la notizia è l’associazione ENPA.
Tale legge, consentirebbe ai cacciatori di erigere strutture da cui sparare agli animali (tra cui le altane) senza seguire l’iter previsto per il rilascio dei permessi a costruire e senza il rispetto delle norme in materia di paesaggio, piani paesistici, piani regolatori comunali, e così via.

L’emendamento Vaccari dovrebbe essere a breve sottoposto al voto dell’aula ed è proprio per questo che la presidente nazionale dell’ Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, ha scritto una lettera ai senatori italiani a nome di LAV ed ENPA, con cui si chiede di cancellare la norma dal collegato ambientale votando gli emendamenti soppressivi presentati da alcuni parlamentari ed evitando così l’ennesimo regalo ai cacciatori, una categoria con la quale il nostro ordinamento è già smaccatamente “generoso”.
«L’emendamento Vaccari – sottolinea Rocchi – è una norma a rischio di incostituzionalità poiché viola uno dei cardini del nostro sistema: il principio di uguaglianza. Infatti, se un comune cittadino vuole costruire un capanno o altra struttura, non può procedere di sua iniziativa ma deve giustamente seguire un iter autorizzativo previsto anche a tutela dell’interesse collettivo. E allora perché mai i cacciatori devono esserne esonerati, in virtù di una norma che assomiglia ad un vero e proprio condono e che si pone in spregio di ogni regola urbanistica?»

«Negli ultimi anni – prosegue la lettera – è stata rimossa dal territorio italiano, soprattutto in alcune regioni del Nord, una grande quantità di appostamenti fissi, anche sotto forma di torri o di enormi capannoni da caccia che deturpano gli angoli più belli dei nostri boschi e delle nostre campagne, rappresentano un fin troppo facile tiro al bersaglio sugli animali selvatici, costituiscono molto spesso un autentico pericolo per la loro precarietà».

Insomma, se la proposta Vaccari dovesse diventare legge, il nostro paesaggio potrebbe presto essere ulteriormente sconvolto da “mostri” di lamiere e tubolari di ferro, alti anche più di 20 venti metri, che rappresenterebbero un vero pericolo per la pubblica incolumità, già gravemente minacciata dagli spari delle doppiette. Come, purtroppo, dimostra il triste e lungo elenco di morti di questo primo mese di caccia.

LASCIA UN COMMENTO