Greta Thunberg divide lopinione pubblica dell’Assemblea nazionale francese dove ieri è avvenuto un discorso. La giovane attivista per la lotta al cambiamento climatico, ha diviso i deputati in due fronti. Dalla sua parte si schiera il collettivo ecologista bipartisan “Accélérons”, che l’ha invitata in aula; ma dall’altra si oppongono alla sua presenza, i conservatori guidati soprattutto dai Repubblicani, il partito fondato da Nicolas Sarkozy, che hanno scelto di disertare polemicamente l’evento.
“Credo che il pericolo maggiore non sia la nostra inazione – ha dichiarato la ragazza – il vero pericolo sono i politici che fanno apparire reazioni reali mentre in realtà si continua a non fare quasi nulla, a parte attività di contabilità e di pubbliche relazioni creative. Alcune persone hanno scelto di non venire qui oggi, alcuni hanno scelto di non ascoltarci e questo va bene, dopo tutto siamo solo bambini. Non dovete ascoltarci, ma dovreste ascoltare la scienza unita, gli scienziati e questo è tutto ciò che chiediamo. Unitevi in nome della scienza.”
I conservatori invece non vogliono farsi insegnare nulla da una bambina che diserta la scuola e crede più nelle emozioni. Di altro parere i radicali di sinistra, che vedono Greta come un simbolo da seguire per i giovani di tutto il mondo. Il tempo intanto stringe e che Greta abbia torto, i conservatori non l’hanno dimostrato. Attendiamo le soluzioni in breve dei conservatori, tanto bravi nel criticare ma un po’ meno nel proporre le soluzioni.
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