Fugatti torna alla carica con una nuova ordinanza: l’orso deve essere abbattuto se è pericoloso

Fugatti, "se per catturare l'orso si mette in pericolo la forestale, deve essere abbattuto." LAV chiede disperatamente di posare i fucili: nella cattura è coinvolto lo stesso veterinario che ha abbattuto Daniza.

Eh avanti con la tiritera, sempre la stessa: “se l’orso è pericoloso va abbattuto”. L’ordinanza emessa il primo luglio per la pericolosità dell’orso M49 è stata ripresentata nuovamente ieri dal Presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che ordina che “qualora si verifichino situazioni che, in relazione al comportamento assunto da M49, possano determinare ulteriore pericolo grave ed imminente per l’incolumita’ di terzi o degli stessi operatori del Corpo forestale trentino, di procedere all’abbattimento dell’animale”. “Se cattureremo l’orso M49 – ha precisato Fugatti – “lo porteremo nuovamente al Centro Casteller, perche’ al momento in Italia, e anche in Europa, e’ il miglior centro dove si fa la gestione degli orsi a livello europeo”.

Ma nel “miglior centro” gli orsi scappano e poi sempre a causa degli errori commessi dal “miglior centro” rischiano di essere abbattuti perché in stato di libertà rappresentano come sempre un pericolo.

Maurizio Fugatti Presidente della Provincia di Trento

La LAV chiede di posare i fucili

“Ci appelliamo alla squadra della Provincia di Trento che in questi giorni sta braccando l’orso M49: non eseguite l’Ordinanza del Presidente Fugatti, è incivile e illegittima,” – ha scritto l’associazione in un comunicato-  oltre al fatto che non vi è alcuna sicurezza che il plantigrado che troverete sia proprio lui, deponete i fucili, fate obiezione di coscienza!”

La nostra richiesta è accompagnata anche dal dubbio che in questo nuovo inseguimento sia coinvolto lo stesso veterinario che causò la morte dell’orsa Daniza nel settembre 2014 e che qualche mese dopo fece domanda di oblazione al Giudice per le indagini preliminari, pagando 2000 euro per la condotta colposa in violazione dell’articolo 727 bis del Codice penale.

È tutto ben apparecchiato per una tragica fine della fuga di Papillon, Libero, Martino, insomma per un essere vivente che non è più una sigla, M49, e che ha come unica colpa quella di fare ciò che la sua natura gli ordina, fare l’orso, causando poche migliaia di euro di danni che la Provincia può e deve rifondere, visto che è lei ad aver voluto riportare gli orsi in Trentino anni fa. Basterà sbagliare ancora una volta la dose di anestetico in caso di cattura o vedere l’orso nei pressi di una malga, come già successo alcune volte nei mesi scorsi, e sparare uccidendolo, oppure uccidendo un orso molto somigliante a quello ricercato, e poi allargare le braccia.

In entrambi i casi, si tratterebbe di una tragedia annunciata: non permettetelo, fate valere la vostra coscienza umana e professionale, non eseguite l’ordine del vostro superiore perché è profondamente sbagliato.

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