Olimpiadi, abbattuto per infortunio il cavallo svizzero Jet Set. IHP: il cavallo non è un animale sportivo

Il cavallo è atterrato male e si è rotto un legamento. Uno sbaglio che gli è costato la vita.

Alle olimpiadi di Tokyo la gara di equitazione è terminata in tragedia. Il cavallo svizzero Jet Set è stato abbattuto colpevole di essersi infortunato durante la gara di cross. 

L’equide montato da Robin Godel, è atterrato male dopo un salto e si rotto un legamento dell’arto inferiore destro. 

Il Comitato olimpico ha annunciato con un comunicato la decisione di abbattere l’animale: “A causa della gravità della ferita e del dolore, al cavallo Jet Set è stata praticata l’eutanasia”. La decisione è stata presa dai proprietari dell’animale insieme al fantino.

Critiche sono giunte da Italian Horse Protection che ricorda quanto in caso di infortunio l’abbattimento dei cavalli sia sempre di più una pessima consuetudine. “Quando accadono queste cose, ci vengono in mente i soliti due pensieri, che continuiamo a condividere perchè tutti possano fare delle riflessioni” – scrive IHP – “Questa tragica morte fa notizia perché è accaduta alle Olimpiadi, ma quanti episodi simili accadono nei campi di gara meno blasonati, così come nei centri ippici e negli ippodromi?

Il cavallo NON è un animale sportivo – sottolinea IHP – il suo coinvolgimento nello sport umano è quanto di più forzato ci possa essere per un animale che per sua natura ha bisogno di stare in branco coi suoi simili e di muoversi liberamente in ampi spazi pascolando. Il cavallo non ha il senso della competizione sportiva che abbiamo noi umani e istintivamente non salta gli ostacoli, ma li aggira fin quando è possibile. Non fa volentieri allenamenti intensi, non fa volentieri vita di scuderia, non fa volentieri migliaia di chilometri in viaggio ogni anno: tutte queste cose le subisce per volontà di chi ritiene sia giusto usarlo per attività che sono a uso e consumo umano. E chi dice il contrario sa di mentire. Riposa in pace, cavallo che non hai mai potuto fare il cavallo” – conclude l’associazione. 

 

 

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