ll 14 novembre, una commissione legislativa ha approvato un disegno di legge che vieterebbe i veterinari del New Jersey di praticare la deungulazione, ritenendola un atto criminale e di crudeltà verso gli animali.
USA – Se il disegno di legge passa e diventa legge effettiva, i veterinari e i proprietari di animali domestici che violano la legge saranno puniti con un massimo di 1.000 dollari di multa e sei mesi di prigione, secondo quanto stabilito dal disegno di legge.
“Per gli esseri umani non rispettare l’integrità dell’animale e il corpo dell’animale è da criminali,” dice Linda Rosenthal, fautrice della proposta di legge. “Tuttavia, è ancora consentito, ed è una opzione, ed è per questo ci proponiamo di renderla illegale.”
Secondo la Humane Society, le persone deungulano i loro gatti per impedire loro di graffiare. La procedura prevede il taglio osseo dalla punta delle zampe degli animali, cosa che potrebbe creare oltre che al dolore, danni collaterali nocivi come danni ai nervi e speroni ossei.
Troppo spesso, la gente pensa che il “declawing” sia un semplice intervento chirurgico che rimuove le unghie di un gatto, l’equivalente di avere le unghie tagliate, – lo scrive la Humane Society sul suo sito – ma non invece viene effettuata l’amputazione dell’ultimo osso di ogni dito. Se eseguito su un essere umano, sarebbe come tagliare ogni dito all’ultimo nocca.
In Italia, la normativa c’è, ma spesso non viene osservata da alcuni veterinari compiacenti. La legge sancisce che “è vietato effettuare interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia o finalizzati ad altri scopi non terapeutici, quali il taglio della coda, delle orecchie, la recisione delle corde vocali e l’asportazione delle unghie e dei denti”.
E’ se per gli USA si rischiano sei mesi di reclusione più sanzione per il declawing, per L’Italia non c’è carcere nemmeno ad uccidere un animale, figuriamoci se il taglio delle unghie fa un baffo agli aguzzini…
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