Lazio in stato di calamità, l’OIPA chiede la sospensione della caccia per la tutela della biodiversità

Il presidente dell'OIPA Comparotto: «Gli animali vittime degli incendi hanno visto morire la prole e non hanno più di che alimentarsi in quel che rimane del loro territorio incendiato. Farli finire vittime dei cacciatori sarebbe oltremodo crudele»

Immagine OIPA

L’Oipa chiede al presidente della Regione Lazio di sospendere la stagione venatoria, il cui inizio è fissato al 19 settembre e che potrebbe essere anticipato se Nicola Zingaretti autorizzerà anche quest’anno giornate di preapertura.

Il presidente Zingaretti ha firmato il 13 agosto la dichiarazione dello stato calamità naturale su tutto il Lazio fino al 30 settembre per la “grave recrudescenza degli incendi di questi ultimi giorni”, come afferma una nota della Regione. In questo contesto, l’Oipa ritiene che l’apertura della caccia debba essere sospesa e che non si autorizzino eventuali preaperture.

«Occorre tutelare la fauna selvatica vittima delle centinaia d’incendi in tutto il Lazio che hanno mandato in cenere ettari ed ettari zone agricole e boschive», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Chiediamo pietà per  gli animali sopravvissuti all’inferno, molti di loro gravemente ustionati. Animali che hanno visto morire la prole e che non hanno più di che alimentarsi in quel che rimane del loro territorio. Farne anche vittime dei cacciatori sarebbe  oltremodo crudele. La sospensione dell’attività quest’anno è più che mai urgente. La tutela della biodiversità passa anche per un provvedimento come questo».

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