Roma – L’episodio della fuga di un leone da un circo a Ladispoli è giunto a una conclusione dopo un pomeriggio di tensione e preoccupazione per la sorte del povero animale che purtroppo nella fuga non ha ritrovato la sua savana e ha solo assaporato per breve tempo la libertà. La situazione è iniziata intorno ieri pomeriggio alle 15 ed è stata prontamente segnalata dal sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, su Facebook. Le forze dell’ordine sono intervenute, riuscendo a isolare il leone nel canneto vicino al corso d’acqua della Sanguinara.
L’animale è stato oggetto di un’operazione di cattura che si è protratta per diverse ore. Durante il processo, il leone è uscito dal canneto, provocando momenti di apprensione tra i cittadini mentre si aggirava per le strade di Ladispoli. La situazione è stata gestita con l’intervento di operatori specializzati, equipaggiati con anestetici. Verso le 21, il leone è stato sedato, permettendo il suo recupero da parte del personale del circo.
Il sindaco ha espresso gratitudine per l’impegno delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della polizia locale e provinciale, della Asl e dei volontari che hanno partecipato al soccorso. Tuttavia, la fuga del leone ha riacceso la polemica sulla presenza di circhi con animali in città. Il sindaco ha chiarito di non aver autorizzato il circo ma è stato costretto ad ospitarli a causa delle legge Cites che non permette il rifiuto di attendamento dei circensi e ha sottolineato la necessità di porre fine allo sfruttamento degli animali in tali contesti.
Il #leone a spasso tra le case di #Ladispoli.
Incredibile quello che sta accadendo. pic.twitter.com/lW97h4sphQ— Michele Galvani (@MicheleGalvani) November 11, 2023
Da anni gli animalisti auspicano l’introduzione di una legge che vieti i circhi con animali. L’episodio della fuga del leone a Ladispoli suscita ulteriori riflessioni sulla necessità di riformare le normative riguardanti gli spettacoli circensi con animali.
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