Genova – Riccardo Braghieri, ex poliziotto della stradale e attualmente chef di un ristorante a Camogli, ha visto che il pesce steso sul piatto di portata,apriva e chiudeva le branchie e sembrava chiedere: lasciatemi vivere. “Senza la sua tenacia e la sua voglia di vivere,” – ha detto il cuoco sui social, – “non ce l’avremmo fatta”. E’ stato proprio il suo “silenzioso grido” di aiuto a commuovere il team del ristorante alle prese con il menù del giorno che improvvisamente è stato modificato.
Marta è stata messa in un catino di acqua pronta a rifare il suo viaggio a ritroso verso il mar ligure. Proprio lo stesso amico del cuoco che l’aveva acquistata dal pescatore, ha cambiato per primo idea quando l’ha vista sul piatto di portata. –“Liberiamola,” – ha detto l’uomo con le lacrime agli occhi- “si muove ancora, non vuole morire; ti restituisco i 70 euro del suo costo”. Ma il cuoco non ha voluto i soldi, anche lui si è fermato e ha capito che liberare la cernia era la scelta più giusta. Appena rientrata in acqua Marta si è diretta verso il largo alla ricerca dei suoi fondali. – “Addio Marta, sei libera”.
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