La Humane Society insieme ad altre associazioni ha iniziato a liberare i primi 432 dei circa 4.000 beagle detenuti presso l’allevamenti Envigo RMS LLC a Cumberland, in Virginia. Nella struttura vengono allevati cani da vendere a laboratori per la sperimentazione animale.
I cani fino ad ora liberati, sono stati portati dai numerosi gruppi per il benessere animale, in vari rifugi dove verranno visitati e curati. La liberazione dei beagle si sta attuando a seguito di una denuncia depositata dal Dipartimento di Giustizia contro Envigo nel mese di maggio.
Gli ispettori del governo hanno scoperto che i beagle venivano uccisi invece di ricevere cure veterinarie per condizioni facilmente curabili; alla fattrici in fase di allattamento veniva negato il cibo; il cibo che ricevevano conteneva vermi, muffe e feci; e in un periodo di otto settimane, 25 cuccioli di beagle sono morti per esposizione al freddo. Dei cani hanno subito ferite quando sono stati attaccati da altri cani in condizioni di sovraffollamento.
“Una volta liberati i cuccioli si sono rialzati e hanno immediatamente iniziato a saltellare e a giocare”, -ha affermato Jessica Johnson, di Humane Society degli Stati Uniti. “Per questi cuccioli resilienti, si spera che i loro tatuaggi sulle orecchie siano gli unici ricordi del loro triste passato.”
Kitty Block, presidente della Humane Society degli Stati Uniti, ha dichiarato: “Questo è un momento davvero storico per il benessere degli animali, poiché a 4.000 beagle è stata risparmiata una vita di test e di sofferenze. Questi cani straordinari avranno una casa e tutta una vita da vivere proprio come meritano.”
E se tutti possiamo gioire per questa liberazione, purtroppo non possiamo dire lo stesso per i beagle rinchiusi all’Aptuit di Verona dove da oltre nove mesi venti cuccioli ormai adulti sono rinchiusi nel palazzone della sperimentazione animale, anime innocenti rinchiusi in una prigione che li ha condannati a soffrire e a morire senza mai vedere un filo di erba e la luce del sole.
LASCIA UN COMMENTO