Elefante dello zoo sotto stress, colpisce il custode con la proboscide e lo uccide

Un dipendente dello zoo spagnolo Cabárceno di Cantabria, in Spagna,è morto martedì scorso dopo essere stato colpito dalla proboscide di un elefante. Joaquín Gutiérrez Arnáiz, 44 anni, stava pulendo l’area adibita agli elefanti quando una femmina di elefante lo ha colpito con forza con la proboscide. L’uomo ha sbattuto la testa contro la recinzione di ferro ed morto durante la corsa in ospedale.

Le forze dell’ordine si sono recate allo zoo per avviare le indagini e chiarire le cause dell’incidente. Il ministro del Turismo della Cantabria, Javier López Marcano, ha attribuito l’incidente a una “eccessiva sicurezza di chi, ordinariamente, ma molto fiducioso, ha fatto quei movimenti ogni giorno”. “Stiamo parlando di animali imprevedibili”,– ha detto Marcano. “È un attacco tremendo, di una portata a cui nessuno può sottrarsi”, – ha aggiunto il ministro. 

In realtà gli animali vanno protetti nel loro ambiente naturale e non rinchiusi per sempre in un habitat artificiale. Numerosi etologi hanno studiato il comportamento di molte specie rinchiuse negli zoo e documentato un’ampia varietà di anomalie comportamentali, quali il camminare in circolo, lo scuotimento ripetitivo della testa, l’ondeggiamento del corpo, il leccarsi in modo insistente alcune parti del corpo fino all’automutilazione. Tutti questi comportamenti, esprimono un profondo stato di malessere e frustrazione. Questo fatto a lungo andare provoca stress e movimenti stereotipati che possono portare all’alienazione mentale e a comportamenti aggressivi.

Joaquín Gutiérrez lavorava nel sito dal 2002 dove attualmente vivono un totale di 20 elefanti.

 

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