Spagna, è stata segnata come di consueto dai soliti incidenti la corsa dei tori degli ultimi due giorni a Pamplona. Durante gli ultimi due ‘encierros’, le tradizionali corse dei tori di San Firmino, dieci persone ferite sono state portate in ospedale. Il crudele evento, che attira a Pamplona gente del posto e turisti in cerca di adrenalina, durerà otto giorni, fino al 14 luglio. Per la sindaca della città, malgrado i feriti, la festa si sta svolgendo senza problemi significativi.
L’associazione AnimaNaturalis era presente a questo macabro per poter filmare e mostrare le scene più crude che in tv vengono tagliate. La tradizione prevede che una folla esaltata si faccia inseguire da tori liberati dopo che sono stati drogati e innervositi da colpi di uncino e bastonate. Una tradizione grottesca che non è cultura eppure ci si chiede ancora come sia possibile che delle persone ritengano ancora che torturare gli animali sia un’arte e debba essere considerata parte della cultura spagnola.
Dal 1959, alla festa di San Fermín, la gente si sballa, con fiumi di alcool e baccano per ore e ore e se il toro muore infilzato questo è solo un dettaglio. ” Abbiamo visto una carneficina impossibile da mascherare. Se andasse in televisione senza tagli e modifiche, farebbe rivoltare lo stomaco a chiunque “, ha precisato AnimaNaturalis.
Le immagini parlano da sole. I toreri Christian Parejo, Marcos Linares, Cristiano Torres e José Antonio Baigorri sono responsabili dell’intensa sofferenza che vediamo nelle foto. Ci saranno circa 60 animali che perderanno la vita in quest’arena nell’edizione di quest’anno ma quel che conta sono i soldi che il deplorevole evento porta alla città.
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