Ascoli Piceno – La città di Ascoli Piceno si trova al centro di una controversia che ha scosso la comunità locale e suscitato l’indignazione a livello nazionale: l’attendamento del “Circo Orfei Africa” nel piazzale dello stadio, nonostante le temperature abbiano raggiunto livelli insopportabili, superando i 36 gradi. La Lega Anti Caccia (LAC), ha sollevato la questione e ha denunciato la presenza di animali del circo in condizioni inaccettabili di sofferenza e deprivazione.
L’amministrazione comunale ha autorizzato l’evento, scatenando la protesta della LAC e di numerosi cittadini che chiedono un cambiamento radicale nelle politiche locali riguardanti gli spettacoli circensi con animali. Secondo la LAC, l’approvazione dell’evento è un affronto al benessere animale e un segno di insensibilità verso le esigenze degli esseri viventi coinvolti.
La LAC ha affermato che l’uso degli animali nei circhi è da tempo al centro di dibattiti etici e scientifici, poiché le condizioni di cattività possono comportare gravi problemi fisici e psicologici per gli animali coinvolti. In particolare, l’organizzazione ha criticato l’approvazione dell’evento in un piazzale di asfalto rovente, privo di vegetazione e ombra, mettendo in pericolo la salute e il benessere degli animali.
La denuncia della LAC non si limita solo alle condizioni fisiche degli animali, ma solleva anche preoccupazioni per l’impatto educativo sugli spettatori, in particolare sui bambini. Secondo la LAC, gli spettacoli circensi con animali possono trasmettere messaggi distorti sulla relazione tra l’uomo e gli animali, promuovendo una visione sbagliata dell’empatia e della cura nei confronti delle altre creature.
La richiesta principale della LAC è la revoca immediata dell’autorizzazione all’attendamento del “Circo Orfei Africa” nel piazzale asfaltato, considerando la mancanza di un ambiente naturale adeguato per gli animali. Inoltre, l’organizzazione chiede al Servizio Veterinario di ritirare il “nulla osta” rilasciato per l’evento. La LAC auspica anche che il Comune di Ascoli Piceno adotti un regolamento specifico che disciplini l’attendamento dei circhi con animali, in linea con le crescenti preoccupazioni per il benessere animale e le normative nazionali e internazionali.
La protesta della LAC ha raggiunto un nuovo livello di impegno quando, il 25 agosto 2023, è stata inviata una richiesta formale di intervento ai Carabinieri CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Minacciate di Estinzione) per verificare le autorizzazioni rilasciate e garantire il rispetto delle linee guida stabilite dalla commissione CITES. Questo passo è stato intrapreso al fine di escludere eventuali violazioni di natura penale legate alle condizioni di detenzione degli animali.
In un periodo in cui la sensibilità verso il benessere animale è in aumento, Ascoli Piceno si trova ad affrontare un dilemma che richiede una riflessione profonda sulla relazione tra esseri umani e animali. La protesta della Lega Anti Caccia solleva interrogativi importanti sulla responsabilità etica e legale dei circhi che utilizzano animali e invita a considerare l’importanza di adottare politiche che promuovano il rispetto, la dignità e il benessere degli animali coinvolti in tali spettacoli.
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