Flynn, il cane di servizio che salva la vita e non può essere distratto dalle attenzioni degli altri

flynn1Hailey Ashmore, è una bella ragazza di 16 anni che vive a Dallas, nel Texas, ma che per le sue condizioni fisiche, non potrebbe vivere senza il suo cane di servizio Flynn.
Hailey soffre di diverse patologie, tra cui l’asma, allergie gravi, gastroparesi, ipoglicemia reattiva, sindrome della tachicardia posturale ortostatica, la sindrome di Ehler-Danlos, e l’epilessia.
Malgrado il suo grave stato di salute, Hailey è una studente molto attiva che ha sempre studiato con diligenza al liceo di Dallas, ma quando le sue condizioni sono peggiorate, ha dovuto partecipare alle lezioni solo via on-line. La condizione più delicata e a cui deve prestare attenzione Hailey, è l’epilessia, che le provoca delle convulsioni anche più volte in un giorno. Di conseguenza, Hailey deve contare su Flynn che l’aiuta a superare meglio i suoi giorni.

Per diventare un cane di servizio, Flynn ha partecipato a due anni di intenso allenamento. Ma c’è un problema che a volte le persone non capiscono. Flynn non può essere accarezzato a lungo dalle persone che incontra, perché potrebbe distrarsi e non riconoscere il momento in cui Haley deve essere avvisata poco prima che giunga una convulsione in modo che la ragazza abbia il tempo sufficiente per chiamare aiuto e trovare un posto sicuro.

Un giorno, Hailey si è recata sul posto di lavoro del padre. Con lui vi era anche un collega che quando ha visto il cane, lo ha accarezzato a lungo ignorando la scritta che il cane porta sulla pettorina: STOP.
“Gli ho subito chiesto di smettere di accarezzare Flynn”, ha raccontato la ragazza “se qualcuno lo distrae potrei anche ferirmi gravemente”.

E infatti, mentre Flynn si è distratto dalle carezze fatte dall’ uomo, Hailey ha avuto un attacco epilettico.
“Sono abituata al preavviso da parte di Flynn di almeno 10 minuti prima delle mie crisi. Quel giorno non ho potuto organizzarmi e all’improvviso ho visto tutto nero. Mi sono svegliata con Flynn sopra alle mie gambe e mio padre che mi teneva la testa.
Sentivo un bruciore su tutto il lato sinistro del mio volto perché nel cadere ho sbattuto da qualche parte e ho provocato una escoriazione.”

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