Balene spiaggiate in Tasmania: i volontari sono riusciti a salvare 108 esemplari

Ci sono voluti 5 giorni di lavoro per riuscire a riportare al largo le balene ancora vive.

Sono iniziate le opere di smaltimento degli esemplari di globicefali morti in Tasmania per quel che è stato definito il più grande spiaggiamento a livello globale.  

In tutto, i soccorritori hanno salvato 108 delle 470 balene che si sono arenate la scorsa settimana su un ampio e remoto banco di sabbia nel porto di Macquarie, in Tasmania. Ciò ha provocato un’opera di salvataggio durata cinque giorni e che ha coinvolto dozzine di volontari. Tutti gli operatori hanno sfidato le acque fredde per guidare il maggior numero possibile di animali in mare aperto.

Kris Carlyon, un biologo marino del governo della Tasmania, ha affermato che la maggior parte delle balene che sono state indirizzate al largo, non sono rimaste bloccate di nuovo, una nota positiva in una vicenda diversamente triste. E la maggior parte degli esemplari liberati, compresi i cuccioli orfani, dovrebbero riprendersi presto dal traumatico evento.

La specie delle balene globicefali che deriva della famiglia dei delfini, è altamente sociale, il che potrebbe spiegare perché un gruppo così numeroso sia finito sulla sabbia. La Tasmania è stata a lungo un punto caldo globale per gli spiaggiamenti delle balene, ma non è ancora chiaro il motivo per cui gli animali si spiaggiano. Per questo motivo si attendono i risultati delle autopsie su alcuni esemplari morti.

Gli scienziati suppongono che le balene potrebbero aver preso una traiettoria sbagliata, inseguendo la loro preda in acque poco profonde o potrebbero aver seguito una matriarca morente che andava ad arenarsi.

LASCIA UN COMMENTO