Video denuncia di RSPCA sui cani degli allevamenti: animali buttati in massa dentro ai secchi

La Royal Society for the Protection and Care of Animals (RSPCA), ha reso pubblico un video allarmante su uno stabilimento atto alla riproduzione di cuccioli nel Regno Unito, dove numerosi secchi sono riempiti con cani sia morti che vivi.

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Nelle scene angoscianti, decine di cuccioli di razze diverse sono stipati in piccoli contenitori blu e guaiscono per la paura mentre cercano di fuggire.
In una ripresa scioccante si vedono i cuccioli morti in una scatola, insieme con i cani vivi che si agitano intorno a loro piangendo disperati.

I piccoli sono tutti affamati e alla ricerca di cibo. L’uomo che filma il video, mostra un primo piano di due cuccioli deceduti sulla paglia in fondo ad un secchio.
La notizia arriva dopo un rapporto di RSPCA che ha denunciato la crescente domanda del pubblico britannico di “cani da produzione” per alimentare le aziende agricole di allevamento di cuccioli.

Le cifre dell’Associazione stimano che ogni anno nel Regno Unito, 430.000 cuccioli, provengono da allevatori privi di licenza. Molto richiesti sono i cani di razza incrociata e di piccola taglia. Le richieste dei “cani da borsa” aumentano in modo vertiginoso.
Le maggior parte delle razze richieste comprendono bulldog francesi, Pomerani, Shih-Tzu, Yorkshire Terrier, e Carlini.

Secondo il vice Direttore della RSPCA, David Bowles, solo il 10% del totale dei cuccioli, sono venduti da selezionatori legittimi.
Una volta che il cucciolo è stato ordinato via web, gli acquirenti vengono portati in una falso luogo che non rispecchia la loro vera provenienza, solitamente si tratta di false case per ingannare i futuri proprietari che non sapranno mai chi è veramente l’allevatore senza scrupoli.

Spesso vengono utilizzate false documentazioni per rassicurare gli acquirenti.
Fatto stà che molti degli animali si ammalano dopo l’acquisto, e contraggono virus che possono portare alla morte in breve tempo come il parvo virus.
Si stima che il 20% dei cuccioli acquistati su internet muore entro sei mesi.

Nel 2015 la RSPCA ha ricevuto 3.500 chiamate di denuncia sugli allevamenti di cani con un incremento del 122% rispetto a cinque anni fa.

Bowles ha detto che il mercato non regolamentato si traduce in ‘problemi di benessere per i cuccioli e per le loro fattrici, che si traduce in clienti insoddisfatti e costretti a pagare onerose spese veterinarie per poter salvare i cani.
Ha poi aggiunto: “Questo tipo di commercio mette a rischio la salute e il benessere dei cani.

La RSPCA chiede nuove misure affinchè ci sia un commercio di cuccioli strettamente controllato e che comprenda l’obbligo di regolari licenze, inoltre sono necessari dei provvedimenti esemplari per chi tratta vendite di cani destinati ai combattimenti.

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