Una fila di tonni morti stesi a terra e soldoni a gogo. In questo scenario alla prima asta annuale del mercato del pesce di Tokyo, un tonno rosso è stato venduto al prezzo record di 2,7 milioni di euro (333,6 milioni di yen).
Il prezzo dell’esemplare di 278 chili, è stato venduto a 9.700 euro al chilo, il più alto pagato per un tonno nel mercato centrale di Tokyo dal 1999.
Ad aggiudicarsi l’esemplare è stato il magnate del sushi, Kiyoshi Kimura, che gestisce la famosa catena di Sushi Zanmai.
I buongustai giapponesi però non badano al fatto che il tonno rosso (o tonno pinna blu) del Pacifico, è ormai a rischio di estinzione come riportato dall’Unione Internazionale per la Salvaguardia Naturale (IUCN). La causa del flagello del tonno rosso è lo o sfruttamento eccessivo della pesca. Finisce negli arpioni gran parte del pesce immaturo (più giovane di tre anni di età e che non ha ancora avuto un’opportunità di riprodursi. La pesca dei tonni non maturi copre addirittura il 98% della pesca di tonno rosso.
Il Giappone è il più grande consumatore di pesce crudo ma la domanda è in crescita in tutto il mondo.
“Il tonno del Pacifico è stato classificato come specie a rischio” – spiega Junichi Sato, direttore di Greanpeace Giappone –“ormai il 96% del tonno è scomparso dall’oceano, quindi se non prendiamo provvedimenti immediati, potremmo non vedere questo tipo di aste in futuro, proprio perchè il pesce sparirà.”
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