Palermo – Erano sempre insieme Helios il gatto e Aid Abdellah, soprannominato Aldo da tutti gli amici di Palermo. Il clochard francese di 56 anni, era una persona tanto semplice quanto umana, era un pittore che amava l’arte e il suo amico per la vita, un gattino di nome Helios che con lui ha girato il mondo in lungo e in largo. Ma non è sempre vero che il Natale rende tutti più buoni. Chi è cattivo rimane tale, qualcuno infatti, ha deciso di sfogare la sua rabbia verso il povero uomo e lo ha aggredito mortalmente. E’ stato trovato riverso in una pozza di sangue davanti al bar chiuso in Piazzale Ungheria a Palermo.
Il gattino sotto shock è rimasto da solo per ore, a vegliare il corpo del suo unico amore fino al mattino quando è stato ritrovato dalla barista che ogni giorno gli portava la colazione.Il gattino stava sulle spalle di Aldo, quando camminava e nelle giornate di freddo si accoccolava stretto stretto sotto alle coperte protetto dall’abbraccio di Aldo. I volontari hanno sempre donato cibo e vestiario. Anche per il micetto, non mancava mai una ciotola di crocchette e l’acqua. Ora il gatto è stato affidato ad una donna, sta bene di salute ma è triste, piange e cerca continuamente con gli occhi il suo Aldo, che non tornerà mai più.
All’arrivo dei carabinieri, la salma aveva il volto ricoperto di sangue ed una profonda ferita alla testa, provocata da un oggetto contundente. Ma pare che dopo una attenta indagine, i colpevoli abbiano le ore contate.
Svolta nelle indagini:
Nella tarda mattinata di ieri, i carabinieri hanno individuato due minorenni, dopo aver visionato le telecamere di videosorveglianza della zona.
Si tratta di un sedicenne e un ragazzino più piccolo di origine rumena, ieri sono stati interrogati nella caserma di Piazza Verdi. Domenica notte si sarebbero trovati nel luogo dove il clochard Aldo, è stato trovato senza vita. I due sono stati portati in caserma per essere interrogati. Le abitazioni dei ragazzini sarebbero state perquisite e sarebbero state trovato delle tracce che potrebbero confermare i sospetti. Già in passato, alcune baby gang l’avrebbero preso di mira, proprio come è già successo ad altri clochard aggrediti nella stessa zona. Negli ultimi tre anni, alcuni clochard sono stati picchiati da bande di balordi ad uno di loro, era stata gettata della benzina addosso con l’intento di dargli fuoco ma per fortuna era riuscito a fuggire. La pista dunque si dirige verso i minori di età.
I cittadini lo piangono:
I volontari, ma anche i palermitani, sono sconvolti: – “Non dava fastidio a nessuno,” – ha detto un amico di Aldo – “non chiedeva mai soldi, era uno buono. Faceva la sua vita senza disturbare nessuno.”
“Prima di andare al lavoro passavo davanti a lui e lo salutavo,” – ha detto una donna che si è recata sul luogo del delitto a portare un lumino e un fiore. “Per ogni persona che gli parlava, lui aveva una parola bella, era una persona sincera e trasparente. Ci ha insegnato i valori della vita, come la libertà e l’importanza degli affetti veri. Non so perché qualcuno si sia accanito su di lui. Annualmente veniva a Palermo, poi procedeva verso a Brindisi, poi si dirigeva verso il nord, continuava verso la Germania poi in Olanda e poi ritornava in Italia, sempre in compagnia del suo gatto. Aveva scelto di sostare a Palermo perché il clima e mite e la gente è di cuore. Ma qualcuno il cuore lo ha dimenticato da qualche parte e ha ucciso brutalmente il clochard Aldo.”
Un gesto così folle ha lasciato dolore e sconcerto nei cittadini. “Per me era una persona speciale”– dice una ragazza di Palermo in lacrime – “mi dava dei consigli che solo lui sapeva dare. Ogni mattina mi aspettava per andare a fare colazione insieme. Quel che chiedo ora è giustizia, vorrei sapere chi è stato in grado di fare un crimine del genere.”
Il Sindaco Leoluca Orlando, ha detto che la tragedia è un segno di imbarbarimento dei nostri tempi ed ha stabilito il lutto cittadino per il giorno del funerale. Vi aggiorneremo su eventuali sviluppi del caso.
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