Ucciso a fucilate un lupo nel veronese, LAV : è conseguenza delle proposte di deroga per l’abbattimento

Un lupo è stato rinvenuto morto proprio ieri, nei pressi di Roveré Veronese, in Lessinia, con evidenti ferite da arma da fuoco.

Verona- “Abbiamo appreso da fonti certe e diffondiamo in esclusiva la notizia del rinvenimento del cadavere di un lupo, l’ennesimo atto di bracconaggio, un gesto criminale, di estrema crudeltà e gravità che non deve restare impunito”.

Con queste parole, accompagnate dall’immagine dell’animale straziato dai colpi di fucile, la LAV rende noto l’accaduto, fornendo una prima ricostruzione in attesa di ulteriori riscontri. Il cadavere del lupo sarebbe stato rinvenuto da un agricoltore nella mattinata di ieri, 25 settembre, in un’area rurale fuori dal centro abitato di Roveré Veronese. L’animale, un lupo adulto  in apparenza sano, sarebbe stato ucciso da un fucile da caccia caricato a pallettoni, “un dettaglio da non trascurare – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici che spiega – se davvero, come risulta dalle prime indiscrezioni, il lupo fosse stato ucciso con un comune fucile, ciò significherebbe maggiore difficoltà nel rintracciare l’autore di questo gesto ignobile, in quanto, a differenza di una carabina a canna rigata, l’analisi del proiettile esploso da questo tipo di arma non consente di risalire a chi lo ha sparato”.

LAV annuncia che farà tutto il possibile per assicurare i responsabili alla giustizia, ricompensando chi fornirà indicazioni utili alle indagini e rivolge un appello al Sindaco, affinché fornisca un contributo attivo alla ricerca dei colpevoli di questo atto efferato, non macchiandosi di complicità nell’avallare le istanze di chi vorrebbe giustificare atti di bracconaggio con inconsistenti allarmismi.

Secondo le prime notizie, i Carabinieri sarebbero subito intervenuti sul luogo ed il cadavere dell’animale trasportato all’Istituto Zooprofilattico di Verona per i rilievi necroscopici.

“Questo è l’ultimo di una lunga serie di atti di bracconaggio, certamente un gesto individuale ignobile, ma anche il prodotto di comportamenti politici errati, come i vari tentativi di derogare al divieto assoluto di uccisione dei lupi, uno tra tutti il progetto di Legge depositato presso la stessa Regione Veneto  dalle forze di maggioranza,  o come il lungo iter di approvazione, non ancora concluso, di un Piano lupi che potrebbe reintrodurre la possibilità di uccidere questi animali, mettendo a rischio doppiamente questa specie, sia sul piano pratico che a livello di comunicazione, veicolando il messaggio, fortemente sbagliato, che possano esistere uccisioni giustificabili – commenta Massimo Vitturi, specificando – ora più che mai l’approvazione del Piano Lupo, senza la parte che riguarda gli abbattimenti, è urgente e necessaria e ci auguriamo che il nuovo Ministro dell’Ambiente possa operare positivamente in tal senso, per la protezione integrale del lupo, in collaborazione con le Regioni”.

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