“State a casa” – ci dicono le regole in atto per affrontare l’emergenza coronavirus. Ma i bracconieri che alle regole non sono abituati, hanno infranto ogni prescrizione compresa quella del bracconaggio. Due le persone denunciate, un uomo della Sardegna di 60 anni e un altro di 73 anni del Veneto.
Secondo il quotidiano Casteddu Online, un uomo di Quartucciu, in provincia di Cagliari, qualche giorno fa, è stato trovato dai carabinieri della stazione di Selargius, insieme ai colleghi del nucleo Cites di Cagliari, mentre stava cacciando alcuni uccelli con l’aiuto di un cardellino, utilizzato come richiamo.
L’uomo si trovava ben distante dalla sua abitazione, all’interno della quale sono stati trovati altri quaranta uccellini di varie specie, tutti in vita e in buone condizioni di salute, che sono stati subito sequestrati e affidati al centro allevamento e recupero fauna selvatica della Regione Sardegna di Monastir.
La seconda recente denuncia, riguarda un uomo intento a braccare in un’area verde di Castelfranco Veneto. Il cacciatore, così come scrive Treviso Today, è stato denunciato per uso di mezzi non consentiti nell’attività di caccia, maltrattamento di animali e mancato rispetto del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri sul divieto di spostamenti durante l’emergenza legata al Coronavirus.
A bloccare l’uomo, dopo settimane di indagini e alcuni giorni di appostamenti, sono stati i carabinieri forestali della stazione AsoloMontegrappa. Il 75enne, da quanto constatato dai militari, aveva posizionato molteplici trappole lungo degli alberi e delle siepi della zona, catturando persino alcuni corvi e gazze, quest’ultime specie protette. Una volta scoperto, l’anziano non ha opposto resistenza e, dopo aver sequestrato tutte le trappole e liberato gli uccelli, i carabinieri hanno denunciato l’uomo.
LASCIA UN COMMENTO