Tutela animali e ambiente inserita nella Costituzione On Brambilla: finalmente gli animali sono riconosciuti

Con 468 si la Camera approva l'inserimento della tutela degli animali e dell'ambiente nella Costituzione italiana.

“Finalmente un grande sogno diventa realtà”- così commenta l’Onorevole Brambilla di FI il voto approvato ieri alla Camera con maggioranza che inserisce nella costituzione gli animali e l’ambiente.  “Dopo tre legislature che mi batto con la mia proposta di legge, insieme ai colleghi dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali che ho l’onore di presiedere, abbiamo approvato definitivamente la riforma costituzionale che inserisce nella nostra Carta fondamentale la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni, e affida alla legge dello Stato il compito di disciplinare i modi e le forme della tutela degli animali”. È una grandissima vittoria! È la più bella eredità che potevamo lasciare a chi verrà dopo di noi: cristallizzare l’importanza di tutelare questo meraviglioso pianeta che abbiamo ricevuto in dote e convivere con tutte le specie animali che vi abitano, rispettandone i diritti. Sono davvero orgogliosa!

La Brambilla, ha commentato l’esito in una conferenza stampa con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. La Camera approva in via definitiva un testo di riforma costituzionale di portata oggettivamente storica, contenente la prima modifica in assoluto apportata ai principi fondamentali dal 1948 ad oggi. Inserire in Costituzione, in quella posizione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali vuol dire finalmente rispondere, in sostanziale continuità con la vitale creazione dei nostri padri e madri costituenti, con la crescita e il consolidamento di una specifica giurisprudenza costituzionale, ad esigenze profondamente sentite anche nella società italiana, sull’onda di un dibattito internazionale ed europeo avviato negli anni Settanta del secolo scorso.

Per il Ministro dell’ambiente Cingolani -“Finalmente riconosciamo la tutela ambientale non come una “materia” o un “diritto soggettivo”, ma come “valore” di rango primario, trasversale, che interessa vari aspetti dell’agire e chiama in causa la responsabilità di ciascuno di noi”.

“Esplicitare il valore-obiettivo della tutela ambientale, – continua la Brambilla, – “ci aiuterà a rafforzare e a indirizzare il cambiamento, che per convinzione e per forza di cose è già iniziato nei nostri comportamenti personali, nelle abitudini delle famiglie, nel modus operandi delle imprese. Da questo punto di vista, le modifiche all’art.41 non rappresentano un freno alla crescita economica, ma definiscono un equilibrio più corretto e più avanzato tra i legittimi interessi nella nostra società. Per quanto riguarda gli animali, l’importante – osserva – è ottenere, per la prima volta, il riconoscimento costituzionale della loro tutela, prevedendo che la legge dello Stato ne disciplini i modi e le forme, in modo da poter modificare i nostri codici e rendere più efficace il contrasto dei reati commessi a loro danno”.

 

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