Trento: se il ministero dell’ambiente non da l’ok per la cattura dell’orso M49 la faremo lo stesso

L'orso verrà catturato tra una settimana con o senza consenso del Ministro Costa.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti nella riunione di giunta provinciale ha lanciato un ultimatum sull’orso M49: se entro la prossima settimana non arriverà dal Ministero dell’Ambiente il via libera per la cattura dell’orso bruno della Val Rendena, la giunta provinciale deciderà autonomamente assumendosi le proprie responsabilità.

Se ancora al ricordo, torna vivo il dolore per la morte di Daniza, l’orsa uccisa con l’anestetico in Trentino nel 2014 ora si ripresenta un atroce destino per l’orso munito di radiocollare M49 considerato il “più problematico” tra quelli  del Trentino.

Il corpo dell’orsa Daniza, uccisa dalla dose letale di sonnifero

Per M49 la Giunta provinciale è pronta a decidere la cattura imminente con la scusa che l’orso a detta di un paio di allevatori, avrebbe attaccato alcuni capi di bestiame. Per questo motivo una lunga lista di associazioni, OIPA, Animal Amnesty, Associazione Salviamo gli Orsi della Luna, Gaia Animali e Ambiente, Lega Abolizione Caccia, Lega Italiana dei Diritti degli Animali, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Life for Ursus e Orso Libero, meno di due mesi fa, hanno inviato un’istanza al Ministro Costa per fermare la cattura di M49 chiedendo delle politiche di dissuasione per tenere lontani gli orsi senza dover ucciderli.

Ma per il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, occorre elaborare anche un piano per ridurre il numero di plantigradi presenti nel Trentino. M49 quindi rischia la vita.

Ancora una settimana e poi partirà la cattura 

Che Costa risponda o meno alle richieste della Regione Trento, non interessa più di tanto a Fugatti e alla sua giunta che hanno deciso di agire in autonomia in modo incostituzionale. 

“Abbiamo già scritto tre lettere al Ministro segnalando la gravità della situazione– ha detto il presidente della Provincia in un comunicato ufficiale- ma non abbiamo ricevuto risposta. Riteniamo che oggi il numero di orsi presenti sul territorio, 80-90, sia superiore a quello che il Trentino può sopportare, non oltre i 50-60 esemplari. Su M49 riteniamo ci siano tutte le condizioni tecniche per ricevere dal ministro il via libera ad agire. Negli altri casi, l’autorizzazione è arrivata dopo attacchi all’uomo ma noi non vogliamo aspettare questo momento. Se non riceveremo nessun segnale dal ministero decideremo comunque autonomamente, nell’interesse dei cittadini.”

Per la LIPU sono dati falsi, gli orsi registrati non sono più di 39

La  Lipu, sulla base dei dati contenuti nel Rapporto grandi carnivori 2018 elaborato dalla stessa Provincia, dal Servizio foreste e fauna, del settore grandi carnivori, contesta i dati riportati dal Presidente della provincia.

“Secondo il Rapporto la popolazione minima accertata, sicura, è di 39 individui – ha detto Sergio Merz, delegato della sezione di Trento della Lipu – gli altri numeri sono stime e, peraltro, negli ultimi tre anni, secondo quanto si evince dallo stesso documento della Provincia la popolazione di orsi è in calo. Occorre essere precisi sui numeri: si parla di 90 orsi per creare il solito allarmismo”.

 

 

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