Svolta epocale, la Cina dichiara definitivamente cani e gatti animali d’affezione e non commestibili

PECHINO — Il Ministero cinese dell’Agricoltura e degli affari rurali, ha dichiarato per la prima volta in modo esplicito che i cani sono animali da compagnia e non “bestiame” e quindi saranno esclusi dal consumo di carne. A pubblicare la notizia è l’associazione Humane Society ancora incredula per l’incredibile e positiva notizia. 

La bozza del documento è stata pubblicata l’8 aprile dal governo all’interno del Catalogo Nazionale del bestiame. Ed è proprio il governo che attualmente sta accettando gli input da parte dei gruppi di protezione degli animali cinesi nelle decisioni politiche. Il Ministero ha fornito la prima spiegazione in assoluto per la decisione: – “Con il progresso della civiltà umana, la preoccupazione e la preferenza del pubblico per la protezione degli animali, i cani sono passati da animali domestici tradizionali ad animali da compagnia. I cani non sono generalmente considerati bestiame e pollame in tutto il mondo e la Cina non dovrebbe gestirli come bestiame e pollame”.

Stranamente cani e gatti non erano mai stati elencati come “bestiame” nemmeno prima, ma di fatto, il governo nazionale della Cina, non ha mai vietato la loro macellazione nei mercati.

Il Dott. Peter Li, specialista in politica cinese presso Humane Society International, afferma: “Questa è la prima volta che vediamo il governo nazionale cinese spiegare che i cani sono animali da compagnia. Riconoscere che i cani hanno un legame speciale con l’uomo è un primo passo essenziale verso l’eliminazione del consumo e del commercio di carne di cane.”

“Gli animali da compagnia non hanno mai fatto parte della tradizione culinaria cinese, e certamente la maggior parte delle persone in Cina vuole porre fine al furto dei loro animali da compagnia per un commercio di carne che riguarda solo una piccola percentuale della popolazione. Decine di milioni di cani e gatti ogni anno, per lo più animali domestici rubati, soffrono e vengono uccisi per il commercio di carne che è quasi interamente alimentato dal crimine. Ma in questo momento, la macellazione dei cani, rappresenta un’innegabile minaccia per la salute umana con il rischio di malattie come la rabbia e il colera “.