Spazzata via una intera colonia di pinguini imperatori a causa della rottura del ghiaccio

Migliaia di pulcini di pinguino imperatore sono annegati quando il ghiaccio marino su cui vivevano si è sollevato e poi distrutto.

La catastrofe si è verificata nel 2016 nel Mar dei Caraibi in Antartide ma la scoperta della sparizione della grande colonia di pinguini imperatori, è stata fatta solo ora. Gli scienziati, Dott. Peter Fretwell e il Dott. Phil Trathan, in uno studio pubblicato su Antartic Science, hanno notato la scomparsa della cosiddetta colonia della Baia di Halley dalle immagini satellitari. I pinguini imperatori sono morti perché il ghiaccio su cui erano nati, quello della piattaforma Brunt in Antartide, aveva cominciato a sciogliersi e spaccarsi in anticipo, prima che i nuovi nati fossero in grado di nuotare. 

Dal satellite è possibile individuare gli escrementi rimasti degli animali sul ghiaccio bianco anche da 800 km di altezza e quindi stimare la probabile dimensione di ogni raduno.

Ma la popolazione di Brunt, che contava in media dalle 14.000 alle 25.000 per diversi decenni (pari al 5-9% della popolazione mondiale), è sostanzialmente scomparsa dall’oggi al domani.

I pinguini imperatori sono la specie più grande e più pesante e hanno bisogno di piattaforme di ghiaccio stabili sulle quali poter covare le loro uova e allevare i pulcini che nascono. La piattaforma ghiacciata deve persistere da aprile, quando iniziano gli accoppiamenti, fino a dicembre, quando i pulcini sono in grado di nuotare. Ma se il ghiaccio marino si rompe troppo presto, i giovani uccelli non avranno ancora formato il giusto piumaggio per iniziare a nuotare.

Questo è quello che pare sia successo nel 2016: i venti forti e la tempesta, hanno spezzato il ghiaccio marino che aveva iniziato a sciogliersi, quello della piattaforma di Brunt. Ma il ghiaccio non si è riformato né nel 2017, né nel 2018. La colonia senza più la sua base, non ha potuto sopravvivere. 

La fine della colonia della baia di Halley può farci capire meglio l’impatto che il riscaldamento globale potrà avere in futuro sull’Antartide e sugli animali che ci vivono. Secondo alcune previsioni, entro la fine di questo secolo il numero dei pinguini imperatori diminuirà di una percentuale compresa tra il 50 e il 70% se la parte del mare Antartica che si ghiaccia ogni anno, si ridurrà come previsto dalle simulazioni climatiche che tengono conto dell’aumento delle temperature.

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