Sindaca Raggi firma un’ordinanza per tutelare maggiormente le rondini e la biodiversità

Con l'ordinanza del 29 aprile, la Sindaca capitolina,

Rondine, Rondone, Balestruccio e Rondone comune, vanno protetti sempre di più perchè in diminuzione sul tutto territorio italiano. E’ quanto evidenziato dall’ordinanza che anche quest’anno è stata firmata dalla Sindaca Raggi in difesa della biodiversità. 

La Raggi ha ricordato ai romani che le dette specie, essendo insettivore, contribuiscono alla diminuzione di insetti quali zanzare e mosche dato che mangiano come evidenziano gli studi scientifici, fino a 6.000 insetti al giorno per coppia di uccelli nella stagione riproduttiva. Nel complesso alla fine di ogni covata, riescono a catturare fino a 150.000 insetti. 

Le rondini sono degli insetticidi naturali 

Le rondini sono degli insetticidi naturali e questo concetto vale per tutta la penisola italiana. Zanzare e mosche possono veicolare malattie a carico degli esseri umani e degli animali domestici. Le rondini, i rondoni e le specie affini, si devono considerare conseguentemente particolarmente utili alla sicurezza sanitaria. Considerato il contributo che forniscono alla salubrità ambientale, le rondini si possono definire degli “insetticidi naturali” per la difesa fitosanitaria del verde urbano che diminuiscono di fatto la necessità di ricorrere a insetticidi di sintesi. 

La sindaca ha ordinato il divieto di rimozione e distruzione dei nidi

BirdLife International, ha inserito la rondine e il balestruccio, tra le specie considerate minacciate a livello continentale e da tutelare in via prioritaria. Per tutelare l’enorme valore che hanno questi uccelli rappresentano per l’intero ecosistema, Virginia Raggi tra i punti principali ha dato ordine di: 

  • il divieto a chiunque di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine, 
  • l’obbligo per tutti di rispettare i nidi provvedendo alla loro tutela e protezione anche durante la fase migratoria perchè quando tornano a nidificare gli stessi nidi per più anni di seguito.
  • di prevedere nel rifacimento dei tetti che siano lasciate aperte le tegole in prima fila
  • di tutelare i nidi senza riporre materiali prima dei due metri di distanza così da non incentivare eventuali predatori. 

Congiuntamente all’ordinanza partirà a Roma una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle scuole tramite le associazioni ambientaliste. Inoltre, la polizia locale è tenuta a vigilare su eventuali danni a rondini, nidi e nidiacei. 

Sarebbe bello e utile che tale rigore venisse reso effettivo da tutti i sindaci d’Italia.

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