Simotua, l’elefantino orfano legato e ferito dai bracconieri con una lancia: salvato

Un cucciolo di elefante ferito, è stato salvato da una squadra di soccorso dopo che il piccolo è stato colpito in testa con una lancia dai bracconieri.

Gli uomini spietati e crudeli, erano intenzionati a lasciarlo morire di inedia con un cappio ferroso stretto attorno alla gamba e allacciato ad un albero.

L’elefantino di un anno, di nome Simotua, era stato lasciato a morire a Rumuruti, una foresta del Kenya.
Si pensa che i bracconieri lo abbiano torturato dopo aver scoperto che il giovane animale non aveva le zanne d’avorio.

Il cucciolo è stato trovato sofferente per il colpo inferto da una grande lancia che gli ha provocato una profonda ferita al cranio. Inoltre il laccio intorno alla gamba, era stretto fino all’osso. Entrambe le ferite inferte, hanno messo a duro rischio la sua vita.

Dopo essere stato salvato dall’associazione “David Sheldrick Wildlife Trust” (DSWT), Simotua è stato caricato in elicottero e dopo un’ora di volo, è giunto all’orfanotrofio di DSWT, nel Parco Nazionale di Nairobi, è stato accolto da un team di veterinari esperti che gli hanno prestato tutte le cure necessarie.

“Riteniamo che Simotua sia stato attaccato dai bracconieri in cerca di avorio” – ha spiegato David Sheldrick, Direttore esecutivo dell’associazione– “il laccio ha segato la pelle e la carne della gamba fino all’osso e qualsiasi movimento facesse, era estremamente doloroso per l’elefante.

In assenza di interventi, questione di ore e Simotua sarebbe rapidamente morto di fame o per un’infezione causata dalle ferite dopo una lunga ed estenuante agonia. Il nostro team ha fatto del suo meglio per consolarlo, le sue ferite sono state pulite e trattate con argilla verde. Ora l’elefantino, ha iniziato una cura antibiotica per fermare l’infezione.”

Simotua che è tornato a fare i primi passi, ha conosciuto nuovi amici nel rifugio.
Due settimane dopo il suo salvataggio, la ferita era guarita abbastanza da permettergli di avventurarsi nella foresta per la prima volta.

Il piccolo trascorre il suo tempo insieme agli altri 90 elefanti orfani salvati e che ora vivono una vita in libertà lontano dai bracconieri, in un luogo sicuro.

L’attacco di Simotua è accaduto a seguito del commercio illegale di avorio, guidato dalla forte domanda dei paesi asiatici che si traduce con un elefante ucciso ogni 15 minuti in Africa.

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