Il parco marino SeaWorld di San Diego, in California, venerdì scorso ha dichiarato che licenzierà oltre il 90% dei suoi dipendenti dal 1 ° aprile a causa della pandemia di coronavirus. La società ha annunciato che i dipendenti non saranno pagati dopo il 31 marzo. “Il periodo successivo è incerto a causa delle chiusure temporanee del parco e la sua apertura sarà rivalutata quando l’emergenza sarà rientrata”- hanno detto. Inoltre nell’ultimo anno le azioni SeaWorld sono scese del 47%. Insomma il più grande aquarium del mondo di sfruttamento animale che fa lavorare orche e delfini anche 10 ore al giorno, è in crisi.
PETA: liberate gli animali
Per l’associazione PETA che da anni si batte per la chiusura del parco acquatico, SeaWorld dovrebbe lasciare andare gli animali, non i lavoratori. PETA chiede a SeaWorld di utilizzare le prossime settimane di chiusura del parco ora in quarantena, per sviluppare un piano per spostare le orche, i delfini tursiopi e altri mammiferi marini in cattività, nei santuari costieri dove non sarebbero più rinchiusi in vasche anguste per tutta la vita.
“SeaWorld e altri parchi marini, lasciando gli animali nelle vasche sostengono ancora un’idea sbagliata – precisa PETA – per loro è accettabile imprigionare gli animali, privarli della libertà di movimento, negare loro la possibilità di stabilire territori naturali da esplorare, per allevarli e raggrupparli in cattività, facendoli impazzire per lo stress e la frustrazione di una vita di abusi e di sfruttamento.”
L’associazione che difende gli animali si rivolge poi ai lavoratori licenziati –“Hai appena imparato in prima persona quanto può essere spietato SeaWorld? PETA chiede a tutti gli attuali o ex dipendenti del parco marino di fare la cosa giusta e farsi avanti come potenziali informatori sul trattamento crudele degli animali. Chiunque abbia informazioni credibili può inviarci un’e-mail direttamente a [email protected] . Tutti i potenziali informatori possono essere certi che la riservatezza è molto importante per noi” – si appella PETA.
Il gruppo animalista, sollecita SeaWorld nel mettere a punto un piano solido e rapido per porre fine all’uso di animali e per liberare i delfini e le balene nei santuari costieri dove potrebbero avere una parvenza di vita naturale che gli è stata negata per così tanto tempo.
Anche noi ti invitiamo a cliccare sul link sottostante per aderire alla campagna di PETA:
SVUOTA LE VASCHE
LASCIA UN COMMENTO