Giovani tori sono stati torturati a morte dai giovani toreri tirocinanti a Cordoba, in Spagna
Le immagini orribili di tori di età inferiore ai due anni torturati a morte dai bambini della Spagna sono semplicemente inadatte a un paese che dovrebbe definirsi civile.
Le scene oltraggiose sono state girate domenica in un’arena a Cordoba. Gli studenti toreri sono stati invitati a infilzare i vitellini indifesi per divertirsi. Le orecchie sono state tagliate via ad uno degli animali morenti e presentate a un bambino matador come trofeo, mentre ad un altro ragazzo è stata consegnata la coda dell’animale.
Nel filmato (di cui pubblichiamo solo dei alcuni fermi immagini perché trattasi di minori), si vede anche uno studente torero adolescente, che con il volto ferito e sporco di sangue, continua ad inveire e ad attaccare il torello.
Secondo gli attivisti di Animal Guardians e La Tortura No Es Cultura (Tortura non è cultura), l’indignazione si ripete ogni anno –“Ogni anno fanno questo combattimento con i vitelli e dicono che lo dedicano alle donne cordovane”,- ha detto Marta Esteban di Animal Guardians. “Pochissime persone partecipano, circa 2000 in un’arena da 17.000 posti. In realtà è un metodo per promuovere la corrida agli studenti per invogliarli ad iscriversi alle diverse scuole di corrida dell’Andalusia”.
Ha continuato: “L’orecchio e/o la coda degli animali sono offerti ai toreri se si comportano bene e poi sono donati al pubblico come un trofeo.
Nel video, uno degli animali è ancora vivo quando l’orecchio viene tagliato di netto. L’altro orecchio si muove mentre lo fanno.
Non possiamo conoscere l’età esatta degli studenti coinvolti nella corrida. Ma alcuni di loro hanno meno di 18 anni. Si possono uccidere gli animali dai 14 anni in poi.
Poi ci sono spettatori di ogni età e quelli che sono invitati nell’arena nei loro tipici costumi di Cordova per raccogliere le orecchie. Ha aggiunto – “Questa violenza gratuita verso degli esseri senzienti e innocenti, viene effettuata da minori in presenza di altri minori. Questa pratica non è propria di un paese civile.
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