Scienziato dopo aver trovato un Martin pescatore, lo uccide per studiarlo meglio

Christopher filardi
Christopher Filardi

Il Martin pescatore è un uccello di incredibile bellezza che vive lungo i fiumi e i ruscelli in Europa, Asia e nel Nord Africa occidentale.
Si stima che ce ne siano meno di 1000 esemplari. Chi ha avuto la fortuna di avvistarlo, lo descrive come un lampo blu o come una scintillante pietra preziosa in volo.
Eppure per un Martin pescatore sfortunato, incontrare un uomo ha rappresentato la sua fine.
E non si tratta nemmeno di una persona qualunque ma di Christopher Filardi, Direttore del Pacific Program del Centro per la conservazione e la biodiversità del Museo americano di storia naturale a New York.

L’uomo in questione si è recato direttamente nell’habitat naturale dell’uccello dal piumaggio meraviglioso nell’isola di Guadalcanal, nel Pacifico sud-occidentale e quando ha avvistato l’animale, lo ha subito fotografato e poi catturato per osservarlo. E fin qui tutto bene, ci si aspetterebbe che dopo una attenta osservazione di così tanta bellezza, l’uccello dai fantastici colori venisse liberato ma il ricercatore ha avuto l’agghiacciante freddezza di uccidere il povero animale per studiarlo meglio.

martin pescatore
Alcuni ecologisti, ritengono che uccidere il Martin pescatore ai fini dello studio per la conservazione della specie, è stato un gesto inutile. Indignata anche l’associazione PETA, che ha condannato il gesto.
Christopher Filardi, malgrado le critiche, non appare per nulla pentito e difende la sua scelta: «Sebbene gli avvistamenti e le informazioni sull’uccello siano rari nella comunità ornitologica, l’uccello in sé non lo è (…) Non corre il pericolo di estinzione imminente».

martin pescatore2

LASCIA UN COMMENTO