Ritrovate le due gemelline scomparse a Tarcento: le ha salvate la loro pitbull Margot

Quando i soccorritori hanno ritrovato le due gemelline, la pitbull Margot non voleva staccarsi da loro ha continuato a proteggerle fino all'arrivo a casa.

Udine – Da martedì sera Elisabetta e Adele, le sorelline di 4 anni, erano scomparse nel nulla. L’allarme è scattato alle 18.30 ora in cui la mamma si è accorta che le sue due figlie  non erano più nei paraggi della casa di famiglia a Tarcento. Le piccole si sono allontanate con i loro due cani mentre la mamma preparava la cena. La madre ha iniziato a chiamarle ma passata un’ora si era fatto vivo solo il Pincher, uno dei due cani.   

Subito sono scattate le ricerche da parte dei volontari della Protezione civile congiuntamente con la Polizia, il comando dei Carabinieri Cividale e i vigili dal fuoco. Ma a darsi da fare sono stati anche semplici cittadini che hanno voluto dare man forte ai soccorsi. Sono stati proprio due di loro, a ritrovare Adele, Elisabetta e la pitbull Margot all’una di notte di ieri, in mezzo al bosco. Le sorelline hanno attraversato un sentiero con l’intento di ritornare a casa, ma addentrandosi troppo nel sottobosco, hanno perso l’orientamento e si sono perse. 

A raccontare i fatti è Alexei Coianiz, l’uomo che per primo ha avvistato le bimbe – “A Flaipano, dopo circa 45 minuti di camminata, giungiamo ad un piccolo edificio diroccato, ci avviciniamo sperando di trovarle dentro ma è vuoto.
Da dietro questo edificio partiva un altro sentiero ancora più piccolo e meno battuto.
Decidiamo di seguirlo, proseguiamo per altri 15 minuti circa e di colpo alle nostre urla sentiamo delle risposte, ci fermiamo, sentiamo voci di bambine e voci di altri soccorritori in lontananza, cominciamo pensare che le abbiano trovate, ma lo stesso continuiamo giù per il sentiero. 
Arrivati alla fine del sentiero urliamo di nuovo e riceviamo di nuovo risposta,  “Siamo qui! Abbiamo fame! Venite!” avevamo ormai capito di averle trovate, scendiamo ancora un po’ e le nostre torce illuminano loro e Margot, la pitbull, che felicissima ci corre incontro per leccarci.”

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“Le raggiungiamo, io copro con la mia felpa e la mia cuffia Elisabetta mentre Silvio da la sua giacca ad Adele. 
Mi prendo in braccio Adele mentre Francesco si prende cura di Elisabetta ed il cane.
Comincio a parlare ad entrambe, Adele è vigile e quasi vivace, Elisabetta è un po’ più frastornata e sta più sulle sue. 
Si lamentano di alcune schegge nelle mani e nei piedi ma stanno bene, infreddolite certo, perché in maniche corte e ciabattine ma subito cominciano a riscaldarsi.
Io e un altro volontario, Francesco, rimaniamo con le gemelline e il cane che non ne vuole sapere di muoversi, deve proteggere le sue bambine”. 

Quando cala la sera nel bosco, la temperatura scende di colpo e arriva il freddo. Le due sorelline vestite ancora con t-shirt e sandaletti, hanno rischiato la vita ma se sono salve è proprio grazie alla loro pitbull, la cui razza è spesso ingiustamente “bollata” come aggressiva.

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La loro Margot, non ha pensato alla fame e alla sete, ma alle sue piccole amiche umane. Con il suo corpo ha fatto scudo su di loro e la scaldate, riparandole dall’addiaccio della notte nel bosco. Sono state protette per due giorni di fila, dalla loro pelosona fino all’arrivo del soccorso alpino, giunto sul luogo con viveri e coperte. Le hanno ritrovate abbracciate strette al loro cane, infreddolite e affamate ma sane e salve.

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La paura per le due bambine, grazie a Margot e ai volontari è finalmente superata. Ora sono tornate a casa, al caldo, insieme a mamma, papà, i loro gattini il piccolo pincher, e alla loro fantastica eroe, la pitbull Margot.

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