Portogallo, uccisi 540 animali per far posto ad un impianto fotovoltaico

Il massacro è avvenuto nei giorni scorsi ed è stato "pubblicizzato" sui social media da alcuni dei 16 "cacciatori" che hanno partecipato a questo crimine contro natura.

Almeno 540 animali tra cervi, daini e cinghiali, sono stati uccisi nell’azienda agricola Torre Bela, ad Azambuja, in Portogallo. A compiere il massacro sono stati 16 cacciatori che a fine giornata si sono vantati della loro bravata sui social media. La morte di centinaia di animali è stata segnalata dal quotidiano Fundamental . L’azienda agricola in questione,  è delimitata da un muro di cinta che non ha lasciato scampo agli animali. La vigliaccata è stata compiuta per fare piazza pulita dando spazio alla realizzazione in loco di un grande impianto fotovoltaico.

“L’ abbiamo fatto di nuovo! 540 animali con 16 cacciatori in Portogallo, un record di super caccia”, – hanno scritto gli autori di questo massacro. Centinaia di animali uccisi, intrappolati tra le mura di Torre Bela, praticamente privi di alberi per proteggersi dai cacciatori.

Secondo Fundamental non erano state rilasciate autorizzazioni per questa battuta di caccia e il Comune non era a conoscenza dell’accaduto. Infatti l’amministrazione comunale ha appreso i fatti solo attraverso le pubblicazioni sui social network.

Ma dietro al massacro si cela una grande fonte di guadagno: è nella tenuta di Torre Bela che verrà realizzato un impianto di pannelli fotovoltaici di 775 ettari. La messa in opera porterà il marchio delle società Neoen e AuraPower.

Il partito Pessoas-Animais-Natureza, PAN, ora vuole sapere chi ha concesso l’autorizzazione a questa strage in un’area ecologica e dove l’impatto ambientale che l’installazione dell’impianto fotovoltaico è ancora in fase di consultazione pubblica e si saprà se sarà concessa solo il 20 gennaio 2021. “Interrogheremo le entità competenti, e il governo, e chiederemo che vengano riconosciute le colpe ai responsabili della morte di più di 540 creature. Tonnellate di carne correranno il rischio di marcire in quelle terre. Non sorprendiamoci se la natura si ribella contro gli uomini”– ha detto il PAN.

Al quotidiano Fundamental , il vicepresidente della Camera di Azambuja, Silvino Lúcio, ha commentato la strage di animali definendola – “un massacro, un crimine ambientale e un violento attacco alla nostra fauna e alla natura”.

“Questo crimine ambientale è avvenuto nel nostro comune, il che ci fa arrabbiare ancora di più perché è avvenuto sulla proprietà di Torre Bela, che, pur essendo privata, è soggetta a regole e non può decidere su tutto”, – ha detto. “Siamo totalmente contrari a questo abbattimento, che riferiremo all’Istituto per la conservazione della natura e delle foreste, e informeremo il governo centrale per verificare la legalità di questo atto atroce”. 

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