Pordenone, TIR carico di maiali si ribalta si sfracellano al suolo e muoiono più di 400 maiali

Altri maiali sono stati abbattuti poichè gravemente feriti. Interviene LAV sul posto che descrive la scena come straziante.

Pordenone –I 640 maiali destinati all’ingrasso, provenivano dalla Polonia stipati nel tir della morte che ha stroncato le vite degli animali ancor prima che arrivassero nei macelli. L’incidente accaduto nella mattinata di ieri quando il mezzo pesante si è ribaltato in curva mentre transitava su una doppia curva lungo la strada provinciale di Gradisca.  

A bordo del TIR vi erano il conducente e un collega originari della bielorussa. LAV Pordenone si è recata sul luogo dell’incidente e ha chiamato il servizio veterinario di Pordenone chiedendo giusta assistenza agli animali e che l’abbattimento di quelli in condizioni critiche avvenisse rispettando le procedure di stordimento preventivo.

Il veterinario sul posto non poteva procedere all’abbattimento degli animali agonizzanti, che hanno dovuto attendere tra grandissime sofferenze l’arrivo della “task force” di due veterinari che potessero procedere all’abbattimento in modo adeguato.

IL RACCONTO DI LAV

“Gli animali schiacciati tra le lamiere si lamentavano disperati, vittime dell’ennesima sofferenza in una catena collaudata di sfruttamento. Maiali che vengono fatti nascere per essere uccisi, destinati alla macellazione, trasportati su lunghissime distanze tra gravi privazione, estrema fame, sete, paura, angoscia e impossibilità di riposo. In un’età ancora molto giovane, in cui sono ancora più fragili. È questo il caso dei 640 maialini che arrivavano dalla Danimarca stipati nel camion su 5 piani, animali di soli 20 kg, destinati all’ingrasso nel nostro Paese. Anche per gli animali che si sono salvati non c’è il lieto fine, un nuovo camion è arrivato per trasportarli all’allevamento verso cui erano diretti.”

“Il trasporto di animali vivi è crudele, inquinante e svela le gravi criticità del sistema di sfruttamento, per cui è prassi che animali fatti nascere in Danimarca finiscano la loro breve vita in Italia, mostrando in modo inequivocabile le contraddizioni del tanto acclamato Made in Italy. L’unica soluzione per risparmiare questa ulteriore sofferenza agli animali sfruttati è abolire il trasporto di animali vivi, e trasportare solo carni e derivati animali “- ricorda la LAV. “Mentre continueremo a chiedere alle istituzioni europee di garantire vera protezione agli animali allevati, ciascuno di noi può già decidere di non contribuire a tutto questo smettendo di mangiare carne e altri prodotti dello sfruttamento.”

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