Polonia, visoni praticano cannibalismo negli allevamenti: grazie ai filmati, chiuderanno entro un anno

Gli allevamenti di animali da pelliccia della Polonia probabilmente stanno per chiudere i battenti. Potrebbero chiudere entro l’anno se un disegno di legge che vieta la produzione di pellicce eliminerà gli ostacoli legali nel prossimo mese. E la Francia sembra destinata a seguirne l’esempio.

Il disegno di legge polacco, denominato “cinque per gli animali” (perché ha cinque obiettivi principali, compreso il divieto), è stato presentato all’inizio di settembre con grande sgomento degli allevatori di pellicce. La proposta è stata avanzata dopo la pubblicazione di filmati sotto copertura dal più grande allevamento di animali da pelliccia in Polonia, che secondo gli attivisti mostra scene di “cannibalismo, aggressività, autoaggressione, ferite aperte e paralisi degli arti dei visoni”.

Il disegno di legge, presentato dalla coalizione di destra al potere in Polonia, guidata da Law and Justice (PiS), mira a vietare l’allevamento di animali da pelliccia entro un anno dall’entrata in vigore della legge. Il Presidente del PiS Jarosław Kaczyński, un amante degli animali, ha annunciato lui stesso il disegno di legge.

“Gli animali da pelliccia vengono generalmente uccisi a novembre e dicembre, quindi speriamo che l’abbattimento di quest’anno possa essere l’ultimo, a seconda di quando entrerà in vigore la legge”, – ha detto Anna Iżyńska, di Otwarte Klatki (Open Cages), l’ufficio polacco della ONG internazionale che porta avanti le campagne per la fine dell’allevamento e del commercio di animali da pelliccia. “Siamo felici perché è il motivo per cui quello abbiamo combattuto negli ultimi nove anni”.

I visoni sono di gran lunga il gruppo di animali più numeroso negli allevamenti polacchi. Ci sono più di sei milioni di visoni negli allevamenti in tutto il paese, il 94% del numero totale detenuti in cattività per la pelliccia. Lo dicono i dati dell’ispettorato veterinario capo della Polonia compilati dal sito web di controllo dei fatti Konkret24. Altri allevamenti includono conigli, volpi, cani procione e cincillà.

Il filmato che è stato appena pubblicato dal principale sito di notizie polacco Onet.pl, è stato ripreso da un attivista che per due mesi ha utilizzato un telefono e una telecamera nascosta. Iżyńska ha detto che nelle gabbie avvengono atti di “cannibalismo, aggressività, autoaggressione, ferite aperte e paralisi degli arti dei visoni”. Nel video, l’attivista parla anche di un “ricovero” nella fattoria, dove venivano collocati animali feriti o malati ma senza ricevere alcun aiuto, salvo un occasionale versamento di polvere antisettica sulle loro ferite aperte.

I produttori di pellicce, tuttavia, sono furiosi e accusano gli attivisti e il governo PiS di aver cospirato per uccidere un’intera industria da cui dipendono migliaia di lavoratori. “L’attivista ucraino ha provocato incidenti che non hanno mai avuto luogo prima nella fattoria”, – ha detto Szczepan Wójcik, fratello di Wojciech Wójcik, proprietario della fattoria nel video. Ma è difficile credere che sia stata tutta una macchinazione in quanto questo comportamento dettato dal forte stato di stress, i visoni lo manifestano in qualsiasi allevamento del mondo. 

L’allevamento di animali da pelliccia è in declino in Polonia così come accade in alcuni mercati in cui si esportano le pellicce, come il Regno Unito, che hanno registrato una notevole riduzione della domanda. Le importazioni di pellicce dalla Polonia al Regno Unito, hanno raggiunto un picco di circa 8,4 milioni di sterline nel 2017, ma sono diminuite di quasi sette volte fino a 1,2 milioni di sterline nel 2019. Il Regno Unito sta ora considerando di emanare un divieto assoluto di vendita di pellicce.

La Polonia segue a ruota altri otto paesi che hanno vietato l’allevamento di animali da pelliccia.

Il sostegno dell’opposizione significa che il disegno di legge incontra poca resistenza. Il Senato lo esaminerà all’inizio di ottobre e in teoria potrebbe diventare legge entro la fine di quel mese. La Polonia si unirà quindi ad Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Repubblica di Macedonia del Nord, Serbia, Slovenia e Regno Unito. Tutti questi paesi hanno vietato l’allevamento di animali da pelliccia. La Francia ora intende seguire l’esempio, con il ministro per la transizione ecologica Barbara Pompili che annuncia oggi la fine dell’allevamento di pellicce di visoni in Francia. Con gli ultimi quattro allevamenti da pelliccia rimanenti nel paese, chiuderanno entro il 2025.

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