Il Piemonte è in fiamme, gli animali fuggono ma trovano i cacciatori

Il Presidente del Piemonte Sergio Camparino ha dichiarato lo stato di emergenza per gli incendi ma non per gli animali.

Da giorni il Piemonte è colpito dagli incendi che stanno bruciando ettari di boschi e devastando l’intero ecosistema. Le fiamme hanno colpito in particolare le valli di Orco, Susa e Sangone. A farne le spese non è solo la vegetazione ma anche gli animali già messi a dura prova da un’estate appena trascorsa permeata dalla siccità.
I cittadini allarmati, sentono spari continui anche vicino alle case e segnalano atrocità inaudite da parte dei cacciatori:

Pare che gli animali nel tentativo di fuggire alle fiamme, si ritrovino al varco i cacciatori con le doppiette puntate e pronti a sparare alla fauna selvatica terrorizzata, stremata e ferita.

Ora la Regione Piemonte ha sospeso fino al 5 novembre la caccia nella bassa Val Susa e Val Sangone interessate dai gravi Incendi di questi giorni. E’ stata anche sospesa nel distretto B di quel territorio, in via definitiva in questa stagione venatoria, la caccia di selezione al capriolo e al camoscio.

Rcordiamo che la legge quadro 353 del 2000, all’art. 10 prevede lo stop alla caccia per 10 anni in tutte le aree colpite dagli incedi. La legge 157 del 92, consente alle regioni di “vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia per sopravvenute particolari condizioni ambientali”.

Ma la sospensione stabilita è davvero irrisoria, l’alt alla caccia fino al 5 novembre aiuta bene poco gli animali che non hanno tempo di ripopolarsi. Per questo motivo ti chiediamo di scrivere al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino per chiedere il fermo immediato della caccia per tutti gli animali a tutela degli animali del luogo e non solo per camosci e caprioli. Scrivi a [email protected]

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