PETA indaga e protesta per la morte di 5 delfini e un cucciolo di leone marino al Seaquarium

Lolita, immagine Facebook

Tra marzo 2019 e aprile 2020 cinque delfini e un cucciolo di leone marino sono morti nel parco acquatico Miami Seaquarium. I decessi sono stati segnalati all’inizio di questa settimana dalla fondazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals).

Già nel 2017 l’attrazione situata a Virginia Key nella contea di Miami-Dade (USA) era stata accusata di abusi da parte di varie associazioni che proteggono gli animali. In quell’anno gli attivisti hanno scoperto che l’orca Lolita che ha ispirato il film “Free Willy”, era rinchiusa in una vasca piccola dove poteva a malapena girarsi.

Le morti dei cinque delfini tursiopi di età compresa tra i 18 ei 25 anni e del leone marino di 17 mesi al parco marito sono eccessive.

“Queste morti si sono verificate in poco più di un anno, quindi è un periodo molto breve tra una e l’altra”, – ha affermato Jared Goodman, vicepresidente di PETA. Così come è strano che due dei cinque delfini morti avevano traumi alla testa e al collo e uno è annegato dopo che è rimasto intrappolato in una rete che divide in due una vasca.

Il quarto delfino avrebbe subito un’embolia polmonare e il quinto pare che abbia avuto problemi di sviluppo. Il cucciolo di leone marino ha avuto un’emorragia interna dopo aver subito un trauma. “Possiamo dire che le morti legate al trauma sono chiaramente causate dalle pessime condizioni di reclusione”, – ha analizzato Goodman.

PETA ha chiesto al Miami Seaquarium spiegazioni su queste morti misteriose, inoltre ha chiesto di inviare Lolita e altri delfini in un santuario marino. Il Miami Seaquarium, ha dichiarato  che il parco non commenterà le morti, ma che “la salute e la sicurezza degli animali sono prioritarie”. Eppure la società ha dichiarato di non avere intenzione di modificare la struttura del sito, una decisione che inciderà sulla salute psico-fisica degli animali detenuti.

Inaugurato nel 1955, il Seaquarium attira ancora 500.000 visitatori all’anno ignari o indifferenti al maltrattamento degli animali.

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