Ora tocca ai cinghiali e sarà strage in Lazio: parte il piano di contenimento della specie

Parte il nuovo piano per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati, da parte della Regione Lazio, ritenuti perfettamente inefficaci a risolvere la questione cinghiali in eccesso

La Regione Lazio, sta varando un piano che prevede l’abbattimento di cinghiali fuori dal periodo venatorio credendo che questo metodo possa risolvere i problemi legati ad esso.  In realtà l’uccisione dei cinghiali crea degli squilibri nell’ecosistema e si rivela una vera manna per i cacciatori e per il commercio illegale della carne di cinghiale.

Via quindi agli spari selvaggi in aree protette, mercificazione dei cinghiali, zero metodi ecologici scrive ENPA. L’assessorato all’agricoltura usa la solita politica ammazza tutto per compiacere i cacciatori e tenere a bada gli agricoltori, – è il pensiero dell’associazione. Sono più di 20 anni che si spara agli animali inutilmente!

il coinvolgimento del mondo venatorio e degli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia), è parte del problema, i cacciatori, oltre ad essere stati i responsabili dell’immissione di cinghiali, hanno tutto l’interesse a sparare il più possibile, scrive ENPA nella pagina Facebook.
Il piano straordinario prevede l’uccisione di mamme con cuccioli  e le misure un piano particolarmente cruento e spietato verso i cinghiali, poiché prevede che possano essere uccisi e catturati su tutto il territorio regionale.
Entreranno in azione squadre armate più o meno legittimate a gestire la popolazione animale, con il prevedibile esito che questi individui violenti e dal grilletto facile, ne approfitteranno per ammazzare ancor di più di quanto sia loro consentito.

Si tratta di una enorme regressione dal punto di vista civile. Per i cittadini sarà sempre più difficile muoversi liberamente in campagna, data la costante presenza di individui armati. Inoltre vengono avallate idee anacronistiche che gli animali selvatici siano una temibile minaccia per noi umani e che sia legittimo sbarazzarsene con la violenza dato che solo marginalmente sono previste delle minime misure di azione di tipo ecologica tipo reti, o dissuasori. Questo piano non fa altro che aumentare gli animali in circolazione come già accaduto eppure i fucili sono carichi e pronti per sparare.

 

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