Forse non tutti sanno che i pesci veneti sono dei veneti e che gli uccelli non devono mangiarli nemmeno per il periodo che antecede la loro migrazione? Beh se non lo sanno c’è la soluzione pronta. INDOVINATE…3-2-1-: spariamo ai cormorani. Uno direbbe ma va’? Cosa si è detto di nuovo, nulla in sostanza, era tutto previsto. Da tempo ci chiedevamo come mai i cormorani non rientrano nell’albo delle stragi di caccia? Ma non volevano lasciarci a lungo nell’infausto dubbio e infatti ecco che la soluzione stragista ma poco strategica non si è fatta attendere.
E’ vero che i cormorani negli ultimi anni sono aumentati ora ce ne sono 8.000 ma è anche vero che è cresciuta in modo esponenziale l’itticoltura in Veneto e ha attirato i cormorani che si sono riprodotti con un contesto del tutto innaturale, manipolato e gestito dall’uomo.
Se fino ad oggi sono state usate reti e segnali acustici e luminosi per dissuadere le povere bestiole dal cibarsi, ora per pescatori e allevatori, il metodo non basta più perchè il pescato è calato e allora è già pronta l’ordinanza che prevede la caccia aperta a tutti i cormorani in circolazione nell’alto adriatico. Sia mai che qualcuno rubi il pesce che è nato per sfamare l’uomo. Eppure il metodo che prevede l’uso delle doppiette secondo i natrualisti veneti, servirebbe solo a far spostare i cormorani nelle zone vicine, senza attenuare o risolvere il problema, anzi si darebbe più spazio alla prolificazione della specie in territori più ampi. Eppure siamo alle solite, la caccia va bene per risolvere ogni questione di sovrannumero di animali, salvo l’uomo, l’unico animale non umano a non essere ancora cacciato.
LASCIA UN COMMENTO